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Strade dello Stato
Altro schiaffo alla Lega
Un altro scontro Pdl-Lega si conclude con la sconfitta del Carroccio che non incassa quanto voleva e prometteva ai suoi elettori. Il governo infatti blocca i leghisti sul progetto di 'spacchettamento' dell'Anas per dare alle Regioni quote del capitale della società in base al numero dei veicoli circolanti (e non sulla base dei chilometri delle infrastrutture) e creare, in pratica, un 'federalismo' delle strade.
Tra le conseguenze del progetto della maggioranza c'era il pedaggio al Grande raccordo anulare di Roma. Un pedaggio che irritava il centro destra stesso romano, già furibondo per le ipotesi di portare ministeri o dipartimenti al Nord. Meglio evitare un altro scontro interno, per un governo che sta in piedi con le stampelle.
Il progetto, dal titolo 'Disposizioni concernenti la riorganizzazione dell'assetto societario e delle funzioni della società Anas spà, è all'esame della commissione Ambiente della Camera. Il 19 aprile scorso il relatore Guido Dussin (Lega) ha proposto un testo base approvato tra le perplessità delle opposizioni e di una parte del Pdl. In base alla proposta, si potrebbero introdurre anche nuovi pedaggi su raccordi e autostrade, come il Grande raccordo anulare a Roma o la Salerno-Reggio Calabria.
Ma il ministero alle Infrastrutture e il suo titolare Matteoli sostiene che le competenze per la gestione delle strade non va “devoluta a una società strutturata su base regionale con composizione azionaria ripartita per Regioni” ma deve restare allo Stato.
Il sindaco della capitale Alemanno ringrazia per lo stop. Contro l'eventuale introduzione il pedaggio del Gra - Grande Raccordo Anulare - il presidente della Provincia Nicola Zingaretti aveva annunciato un ricorso al Tar se il provvedimento passava.
E proprio Zingaretti mette sull'avviso: «Il provvedimento approvato oggi contro la regionalizzazione dell'Anas non esclude che possano essere introdotti i pedaggi sul Gra e sulle altre arterie della provincia di Roma. Per questo - afferma in una nota il presidente della Provincia di Roma - continueremo a vigilare affinché questo ennesimo balzello del Governo Berlusconi non colpisca i cittadini romani e della sua provincia. Qualora il Governo continuasse nella sua scelta di imporre pedaggi su queste strade utilizzate soprattutto da pendolari, lavoratori e studenti ci opporremo in tutte le sedi a cominciare dal Tar e dal Consiglio di Stato. Abbiamo vinto varie volte e vinceremo anche in futuro»
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