I "miei" film (o i NOSTRI film se volete)

Lo sto vedendo adesso:

www.youtube.com/watch?v=01ycLZLr3gc

Ma ci sono troppe assurdità. Non mi riferisco alle cose orrorifiche che è ovvio che vi siano, ma agli eventi, diciamo così, "quotidiani".
Cioè, dico: un operaio cade da un ponteggio, sanguina dalla bocca e invece di chiamare il pronto soccorso con tanto di ambulanza chiamano un... dottore che viene con la sua macchinina manco fosse un attacco di raffreddore; scoprono due cadaveri, uno morto ammazzato di recente e uno risalente a decenni prima e finiscono dai medici legali (idioti e menefreghisti) mentre la proprietaria della struttura fa le cose di tutti i giorni, non va la Polizia a fare indagini all'albergo; una che va in una sala mortuaria in mezzo ai cadaveri senza che vi sia personale; una ragazzina lasciata sola al cimitero dopo il funerale dei suoi genitori morti in maniera violenta e misteriosa...
Ma poi in questi film le vittime che vanno sempre dalla parte da cui non si può scappare come dire "Uccidimi! Uccidimi!"...
Questi film sono più assurdi per queste cose che per la storia horror in sé.
Io quando vedo queste incongruenze inizio ad annoiarmi perché la storia non ha senso.

Ma i due protagonisti poi, il medico a Lisa la prorietaria dell'hotel, sono due facce di culo all'ennesima potenza!

“Mrs. Doubtfire”, film del 1993 diretto da Chris Columbus. La pellicola narra la storia di Daniel Hillard (Robin Williams), un doppiatore di cartoni animati, e di sua moglie Miranda (Sally Field), i quali, dopo anni di matrimonio, scoprono una forte incompatibilità caratteriale dovuta soprattutto al fatto che Daniel non riesce molto spesso a mettere da parte il suo lato infantile.

Per questo è inevitabilmente destinato a scontrarsi con Miranda, donna in carriera che deve dividersi tra casa e lavoro, ed è portata perciò ad avere una mentalità più responsabile e dedita alla pianificazione.

La coppia ha anche tre figli: un maschio, il dodicenne Christopher (Matthew Lawrence), e due femmine, la quindicenne Lydia (Lisa Jakub) e la piccola Nathalie (Mara Wilson), di cinque anni.

Dopo l’ennesima dimostrazione di immaturità di Daniel, cioè un party organizzato per festeggiare i dodici anni di Christopher, in seguito al quale la casa viene praticamente distrutta, Miranda decide di chiedere il divorzio.

Daniel si ritroverà così senza moglie, senza lavoro e senza figli, in quanto il giudice dispone l’affidamento alla madre. Ma Daniel non si rassegna all’idea di stare con i suoi adorati bambini soltanto il sabato sera, come stabilito dal giudice: l’uomo, infatti, viene a sapere che Miranda si è messa alla ricerca di una tata che possa accudire i figli mentre lei è al lavoro e, con uno stratagemma, fa in modo di poter essere la sola persona a mettersi in contatto con la ex moglie.

Daniel, servendosi della sua grande capacità di doppiatore, darà vita a molteplici identità nel corso dei dialoghi telefonici con Miranda, fino a quando non si calerà nei panni di un’impeccabile donna inglese sulla sessantina, Euphegenia Doubtfire, che conquista immediatamente la ex moglie con i suoi modi educati e ineccepibili.

Daniel, allora, si trasformerà anche fisicamente nel personaggio creato per conquistare Miranda, con l’aiuto di suo fratello (Harvey Fierstein), truccatore professionista.

Ottenuto il posto di governante, riuscirà a farsi benvolere sia da Miranda che dai ragazzi. Tutto sembra procedere per il verso giusto, fino a quando l’uomo non viene a sapere che la ex moglie frequenta un suo vecchio compagno di scuola, Stuart Dunmeyer (Pierce Brosnan), uomo attraente e di successo, decisamente diverso da lui.


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