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Almeno tre persone hanno toccato la pistola di Pozzolo, il rapporto del Ris sullo sparo di Capodanno
Il Ris di Parma ha completato le analisi sulla pistola di Emanuele Pozzolo, deputato sospeso da Fratelli d’Italia: a Capodanno, a Rosazza (Biella) dall’arma era partito un colpo che aveva ferito il 31enne Luca Campana. Sulla pistola ci sono le tracce di tre persone diverse. Una, al momento, non è identificata.
La pistola di Emanuele Pozzolo sarebbe stata toccata da almeno tre persone diverse. Lo hanno rivelato le analisi effettuate dal Ris di Parma, che ha inviato il suo rapporto alla Procura di Biella nella giornata di ieri. Il caso è quello del colpo di pistola partito a una festa di Capodanno a Rosazza, in provincia di Biella: l'arma era quella di Pozzolo, deputato di Fratelli d'Italia attualmente sospeso, e il ferito era Luca Campana, 31enne e genero di Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Anche Delmastro era presente alla festa.
Nelle scorse settimane, sia Morello (nel frattempo sostituito come caposcorta) sia Campana hanno sostenuto che a sparare sia stato Pozzolo. Il deputato invece ha negato, ma davanti ai procuratori non ha dato una sua versione dei fatti. Ieri, dopo essere stato ascoltato dai probiviri del suo partito, ha respinto la maggior parte delle domande dei cronisti ma ha detto che non gli risulta ci sia la volontà di espellerlo da Fratelli d'Italia.
Le analisi del Ris riportano l'attenzione sulla dinamica di quanto accaduto alla festa di Capodanno. Serviranno analisi aggiuntive per poter associare le tracce trovate a persone specifiche con più certezza. È già possibile, però, sapere chi siano almeno due delle persone interessate.
Si può presumere che una serie di tracce biologiche rilevate sulla North American Arms Lr 22 corrisponderanno a quelle dello stesso Pozzolo, proprietario della pistola. Ad oggi, Pozzolo è l'unico indagato nel caso. Altre tracce, invece, dovrebbero essere di Morello. Il motivo è che il caposcorta aveva già detto ai carabinieri di aver preso in mano l'arma dopo lo sparo, per metterla in sicurezza e appoggiarla su uno scaffale. Non è possibile capire, dalle analisi fatte finora, se lo stesso Morello abbia toccato la pistola anche prima dell'incidente.
C'è poi una terza persona, che al momento non è stata identificata. La vittima dello sparo, Luca Campana, ha più volte dichiarato di non aver mai toccato l'arma. Secondo il rapporto del Ris, "non è possibile estrapolare alcun profilo di un evidente contributore maggioritario". Ovvero, non sembra che una persona abbia toccato la pistola molto più delle altre. Insomma, non è possibile capire chi avesse l'arma in mano nel momento in cui ha sparato.
Quindi, l'esame non è sufficiente da solo per fare chiarezza, proprio come era avvenuto per il tampone stub. Quella rilevazione aveva mostrato che c'erano tracce di polvere da sparo sulle mani e sui vestiti di Pozzolo, ma non permetteva di stabilire con certezza se impugnasse la pistola o fosse solo nelle vicinanze quando è partito il colpo.. -
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i servizi segreti dipendono direttamente da meloni...
cade dalla bici il testimone chiave del caso pozzolo ferendosi gravemente.... -
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secondo me stanno cercando di coprire Del Mastro , altro che era fuori a caricare la macchina . -
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È caduto in un posto dove se cadi è già bello raccontarlo . -
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???? . -
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non l'ho capita nemmeno io . -
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Dico che non credo al complotto . -
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E cosa c’entra con la notizia? . -
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se dopo oltre un mese non si sa chi ha sparato qualcosa di strano c'è
è stato lui, non è stato lui, diro' ai magistrati che è stato, mi avvalgo della facoltà di non rispondere ai magistrati...... non chiamiamolo complotto,l a di certo non vogliono far sapere cosa è successo. -
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Ma tu li leggi tutti i messaggi o solo quelli che ti fan comodo?
Guarda cosa scrive Renato. -
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Caso Pozzolo, Renzi chiede test del Dna a Delmastro: “Dimostri che non toccò pistola”. E lui lo querela
Matte Renzi ha chiesto che il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro si sottoponga a un test del Dna, per dimostrare che a Capodanno non toccò la pistola del deputato di FdI Emanuele Pozzolo. Si tratta dell’arma da cui partì un colpo che ferì il 31enne Luca Campana. I Ris hanno rivelato che almeno tre persone la toccarono, ma la loro identità non è ancora emersa.
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che era presente alla festa di Capodanno in cui uno sparo partì dalla pistola del deputato di FdI Emanuele Pozzolo, dovrebbe fare il test del Dna per dimostrare che quella sera non toccò l'arma. Questa è la richiesta avanzata da Matteo Renzi, intervenuto oggi a Biella in una conferenza stampa dedicata al caso. Proprio in provincia di Biella, a Rosazza, si era tenuta la festa organizzata dal sottosegretario insieme alla sorella, Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza. In risposta, il sottosegretario Delmastro ha fatto sapere di aver depositato una querela contro Renzi: "Per le sue continue diffamazioni. Se ha qualcosa da dire vada in Procura".
Renzi ha spiegato: "Noi sappiamo che l'esame del Dna sulla pistola dice che l'hanno toccata almeno tre persone. Uno sarebbe Pozzolo, l'altro il caposcorta Morello che dice di aver toccato l'arma per fermare Pozzolo, e il terzo chi è?". La proposta, che sarà anche "messa per iscritto", è quindi questa: "Delmastro e sua sorella, che sono i due pubblici ufficiali presenti, si devono sottoporre all'esame del Dna per verificare se su quella pistola ci sono o no le loro tracce. Se loro dicono la verità, su quella pistola non c'è il loro Dna, e se non c'è, loro escono da questa vicenda e sarà Pozzolo a dover raccontare cosa è accaduto".
Non è la prima volta che l'ex presidente del Consiglio attacca il sottosegretario Delmastro, suggerendo che la verità su quanto accaduto quella sera non sia ancora emersa. "Il problema di fondo è che il modo con cui Delmastro ha gestito questa vicenda non è corretto", ha commentato oggi. "Gli abbiamo chiesto di venire in aula a spiegare come sono andate realmente le cose, perché se mente lì poi va a casa". Poi, ha continuato, "gli abbiamo chiesto di spiegare se, come dice Nordio, l'attribuzione della sua scorta è stata casuale, perché io invece credo che Delmastro se lo sia scelto il caposcorta, peraltro andando contro le regole del ministero della Giustizia. Sono argomenti sui quali vogliamo una risposta, e questo non c'entra con la Procura, c'entra con la politica".
Alle domande dei cronisti, Renzi non ha voluto dire se abbia avuto la possibilità di parlare con qualcuna delle persone presenti la sera di capodanno. Tuttavia, ha insistito: "Io non credo al racconto che stanno dando di quella notte. Non ho documenti segreti, ma ci sono le loro frasi che sono contraddittorie, a cominciare dal fatto che non possono non sapere chi ha sparato". La ricostruzione di ciò che è successo prima e dopo lo sparo sarebbe, secondo il leader di Italia viva, "piena di buchi: noi vogliamo che Delmastro venga in Parlamento e là lo valuteremo sulla base delle carte che abbiamo noi. Io penso che dopo oggi accetterà di venire". Invece, dal sottosegretario è partita una querela per diffamazione.. -
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Poveri noi . -
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