Reddito di Cittadinanza NEWS

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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 8/3/2024, 19:16) 
    CITAZIONE (*Enrico* @ 8/3/2024, 18:52) 
    è chiara , chi non può lavorare ha l'assegno di inclusione

    chi può lavorare è sano , si cerca un lavoro


    chiaro

    non come prima che rifiutavano il lavoro per prendere il RdC

    Come per incanto l'ISTAT dice che l'occupazione è salit

    Grazie al cazzo: c'è la ripresa post-covid. Dopo essere stata ferma l'economia ora riparte.
     
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    Se il M5S è un tumore maligno i tuoi beniamini cosa sono?
    Ipocriti a iosa che tagliano il sociale, la sanità indirizzata al privato...biasimano quello che loro chiamano assistenzialismo e poi, vedi il caso del commercialista o peggio il figlio del milionario pagato da ogni cittadino italiano, di destra...prendeva abusivamente il RDC.
    Ti ricordo che la Meloni, come tante altre volte, promesse per farsi eleggere, promise che nessuno rimaneva indietro.
    Solo parole e fatti inesistenti
     
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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 8/3/2024, 18:46) 
    CITAZIONE (geminiano @ 8/3/2024, 16:26) 
    Assegno di inclusione, Carotenuto (M5s) attacca: “Togliete la stampella a chi zoppica e gli dite di correre per mangiare”



    www.youtube.com/watch?v=-3GfyqCSI4Y



    “Lo Stato dovrebbe redistribuire la ricchezza per garantire benessere a tutti i cittadini – aggiunge il deputato – Questo ci prescrive la Costituzione. Voi la state calpestando. Diffondete informazioni parziali e deformanti grazie alla complicità di editori impuri. Alcuni siedono anche tra i banchi di questo Parlamento, sono editori di quei giornali che si scandalizzano per l’1 per cento – l’1 per cento – delle truffe per il reddito di cittadinanza ma che nulla dicono sull’evasione, che ci costa 80 miliardi l’anno”.

    Immediata la risposta della ministra che ha assicurato che il governo si sta “prendendo carico dei bisogni dei più deboli”, sottolineando che “i nostri controlli preventivi generano certamente delle reiezioni per diversi motivi, tra cui anche, per esempio, la mancata comunicazione di attività lavorativa”.

    Nonostante le rassicurazioni della ministra, però, per il Movimento 5 stelle, l’Adi è “l’ennesimo fallimento del governo“, spiega ancora il deputato Davide Aiello, prendendo la parola in Aula e sottolineando che “anche l’Ocse, nel suo rapporto, invita il Governo ad ampliare i requisiti per accedere all’Adi: ad oggi, infatti, vengono tagliati fuori centinaia di migliaia di nuclei familiari in povertà assoluta”.


    www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/0...ngiare/7437749/

    Ma ancora che insistono questi

    minchia ma sono proprio gnucchi

    è chiara , chi non può lavorare ha l'assegno di inclusione

    chi può lavorare è sano , si cerca un lavoro

    tanti che conosco finita la Fiestas mò vanno a lavorare , il lavoro Nobilita

    quando non c'erano sti lazzaroni di 5 Stelle a distribuire soldi a tutti compreso il figlio di Bossi , mafiosi , delinquenti , parassiti , gente allergica al lavoro , gente che è un diritto prendere soldi senza fare un cazzo


    come si faceva ?

    La povertà è sempre esistita e tanti sono andati a LAVORARE


    Stà merda di 5 Stelle sono un Tumore Maligno dell'Italia , l'hanno mezza Rovinata

    La povertà è sempre esostita e quindi deve esistere sempre?
    Certo che bisogna andare a lavorare ma se chi si occupa di trovare lavoro facesse il suo lavoro...
    Invece no! Impiegsti e dirigenti dei cpi possono pire grattarsi le palle, giusto?
    Loro si, altri no.

    CITAZIONE (renatoponzzo @ 8/3/2024, 18:14) 
    nelle nazioni civili tutti pagano le tasse e contribuiscono a mantenere i non abbienti

    Su questo sono d'accordo con te.
     
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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 8/3/2024, 19:22) 
    E Questo sarà il spaccamento iniziale PD e 5 Stelle

    Il PD era contro al reddito , poi magari per mantenere il Potere vanno contro ad armi all'Ucraina e magari donare soldi a tutti

    Poi però dovranno nascondere i Conti al Popolo

    Certo, anche Bonaccini disse che era contro il reddito:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/2...o-polo/6885841/
     
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    CITAZIONE (geminiano @ 8/3/2024, 19:41) 
    Se il M5S è un tumore maligno i tuoi beniamini cosa sono?
    Ipocriti a iosa che tagliano il sociale, la sanità indirizzata al privato...biasimano quello che loro chiamano assistenzialismo e poi, vedi il caso del commercialista o peggio il figlio del milionario pagato da ogni cittadino italiano, di destra...prendeva abusivamente il RDC.
    Ti ricordo che la Meloni, come tante altre volte, promesse per farsi eleggere, promise che nessuno rimaneva indietro.
    Solo parole e fatti inesistenti

    Sono la rappresentazione dell'Italia peggiore. Dei più ignoranti ed egoisti e ciucci prezuntuosi che ci siano nel paese. Ecco cosa sono.

    CITAZIONE (geminiano @ 8/3/2024, 19:44) 
    CITAZIONE (guglielmohostel @ 8/3/2024, 19:22) 
    E Questo sarà il spaccamento iniziale PD e 5 Stelle

    Il PD era contro al reddito , poi magari per mantenere il Potere vanno contro ad armi all'Ucraina e magari donare soldi a tutti

    Poi però dovranno nascondere i Conti al Popolo

    Certo, anche Bonaccini disse che era contro il reddito:

    www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/2...o-polo/6885841/

    Avrebbero dovuto eleggere lui invece di quell'altra là.
     
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    Ma cosa vuoi interagire con uno che scrisse che i poveri devono rimanere tali e non a carico dei cittadini.
    La risposta gliela dà qualsiasi altra nazione più avanzata della nostra.
    Questi hanno votato la Gioggiona per non contribuire, loro stessi l'hanno ribadito.
    Però in passato, in periodo di magra e quando le vacche erano meno grasse, il sociale andava bene.
    Un po' come il mio vicino di casa defunto che sostenne la sinistra quando gli faceva comodo, in momenti delicati e poi dopo aver avuto il fisso da dipendente statale...votava il Berlusca.
    Ma va?
     
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    I veri ladri non sono i veri poveracci.
    Lo sanno anche i bimbi
     
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    Invalida per una malattia rara, prendeva il Rdc ma per il nuovo Assegno non è abbastanza povera: “Calderone mi dica come devo vivere


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    “Fatelo pure, il mio nome. La ministra Calderone abbia la decenza di dirmi come dovrei vivere”. Tania Di Fabio, 55 anni residente in provincia di Brescia, deve tenere a bada la rabbia, dice. Vive da sola, paga l’affitto e quanto resta non le basta per vivere. Basta invece ad escluderla dall’Assegno di inclusione (Adi), la misura che da gennaio ha sostituito il Reddito di cittadinanza. Mancanza di requisiti economici, questa la ragione, come per tanti altri ex percettori del Rdc. 182mila le domande respinte a gennaio, oltre un terzo di quelle accolte. “Ho scritto tante volte alla ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, perché il ministero del Lavoro una mail diretta nemmeno ce l’ha. Non mi hanno mai risposto”, racconta Tania. “Quelli che come me vivono da soli sono stati i più penalizzati, mi hanno spiegato al patronato. Altro non mi sanno dire, nessuno mi dice cosa fare”.

    Chi ha fatto i conti sa che il passaggio alle nuove misure del governo Meloni ha indebolito l’intervento pubblico nel contenere il fenomeno della povertà, con la copertura delle famiglie povere scesa dal 60 percento del Rdc al 46 percento dell’Adi. Per contenere la spesa, che rispetto al Reddito è stata ridotta di 1,7 miliardi di euro, Meloni e soci hanno cancellato dai radar una parte di poveri. C’è addirittura chi non rientra nelle nuove misure perché è troppo povero, come raccontato dal Fatto Quotidiano. Se hai i genitori in vita e un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) sotto i 2.800 euro sei per legge un mantenuto e non ti spetta nulla. Anche se vivi da solo e non hai più rapporti con i familiari. “Presenteremo un emendamento al ddl Lavoro, in discussione alla Camera, per sanare questa folle situazione”, ha annunciato la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti. Nel frattempo il governo fa cassa, anche sulla pelle di chi ha la neurofibromatosi di tipo 2, una malattia rara e davvero poco compatibile con la povertà.

    Tania si è scoperta malata a 46 anni: “E’ importante che la gente sappia che non sempre ci si nasce, che può succedere e che all’improvviso ti cambia tutto”. Poi una serie continua di operazioni e il contratto di lavoro che non le viene più rinnovato. La nf2, così la chiama chi è costretto a frequentarla, è una malattia caratterizzata dallo sviluppo di tumori dei nervi, che mina l’udito e l’equilibrio. “Non ci sento più dall’orecchio destro, ho problemi al nervo facciale, la bocca storta, problemi di equilibrio e muovermi mi causa forti emicranie”, spiega. “Sono iscritta all’ufficio collocamento, ho chiesto di lavorare, magari da casa, ma non è mai successo”. Il male di cui soffre è genetico e degenerativo, ma non vale più di 600 euro al mese, quello che prende dalla pensione di invalidità. Ne paga 350 di affitto, oltre alle utenze. Col resto bisogna vivere. Anzi, convivere con la nf2. “Grazie al Reddito avevo un’integrazione di 230 euro che mi aiutava, essenzialmente a fare la spesa”, racconta. Poi lo scorso 20 dicembre presenta domanda per il nuovo Assegno di inclusione, e scopre che povera non lo è più, almeno non per il governo.

    La soglia di reddito da non superare è di 6.000 euro l’anno.
    Ma se il Rdc la elevava a 9.360 euro per tutti coloro che hanno un affitto da pagare, il nuovo Assegno di inclusione non fa distinzione. Nel caso di Tania è come se i 4.200 euro l’anno che paga per avere un tetto non esistessero. La sua domanda è stata respinta lo scorso 25 gennaio. “A 55 anni e con i miei problemi di salute, devo chiedere aiuto a mia figlia e mio genero”, si rammarica.
    Dal 2018 è in carico ai servizi sociali. “Quando ho raccontato loro che sono rimasta esclusa ci sono rimasti”. Come non bastasse, le ha spiegato il patronato al quale si è rivolta, “nel mio Isee e così in quello di tanti altri è stato preso in considerazione anche lo stesso Rdc, che invece non va calcolato ai fini dell’Indicatore”. Chi può fare ricorso ha dovuto aspettare la fine di febbraio per sapere che fare, perché arrivasse una circolare con le indicazioni dell’Inps che ancora mancavano. Ma non è il caso di Tania. L’unica speranza è che il governo si renda conto di aver abbandonato troppe persone che non andavano lasciate sole. “Siamo in tanti e mi auguro che raccontare anche la mia storia serva”, riflette conservando la voglia di battersi. “E’ vita dignitosa questa? Lo chiedo alle ministre Calderone e Locatelli – conclude –, perché il fatto che noi invalidi, fragili ultra cinquantenni non alziamo il Pil italiano non vuol dire che dobbiamo essere trattati come l’ultima ruota del carro, e forse peggio”.


    www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/0...vivere/7465396/

    Edited by geminiano - 8/3/2024, 21:44
     
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    CITAZIONE (geminiano @ 8/3/2024, 19:50) 
    Ma cosa vuoi interagire con uno che scrisse che i poveri devono rimanere tali e non a carico dei cittadini.
    La risposta gliela dà qualsiasi altra nazione più avanzata della nostra.
    Questi hanno votato la Gioggiona per non contribuire, loro stessi l'hanno ribadito.
    Però in passato, in periodo di magra e quando le vacche erano meno grasse, il sociale andava bene.
    Un po' come il mio vicino di casa defunto che sostenne la sinistra quando gli faceva comodo, in momenti delicati e poi dopo aver avuto il fisso da dipendente statale...votava il Berlusca.
    Ma va?

    La politica a cavoli miei. È cosí che funziona in Itaglia.
     
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    Che poi l'abolizione del rdc è l'UNICA promessa elettorale che Gioggiona nazionale ha mantenuto. Guarda caso...
    Qui le opposizioni tanto "scorrette" che tanto ostacolano l'operato del governo (che avrebbe chissà quale sostegno popolare) e gli mettono il bastone tra le ruote non hanno potuto fare niente.
    Ma guarda un po'.
     
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    CITAZIONE (Stewie © @ 8/3/2024, 19:39) 
    Gnucchi siete voi che non capite che in Italia c'è un'istituzione di intermediazione pubblica del lavoro che non funziona e che bisognerebbe riformare. Ma di questo nessuno ne parla.
    In ogni caso anche chi è sano non trova lavoro dall'oggi al domani e un sussidio che lo aiuti ci vuole.
    Se poi c'è pure una politica attiva del lavoro come in tutti i paesi civili che lo aiuta a trovare lavoro e gli sospende l'aiuto una volta trovato, meglio ancora.
    No, l'Italia non è un paese civile. E la dimostrazione sta nel governo che abbiamo e in gente come voi che lo sostiene, assieme alle idee strampalate e fondate su disinformazione e ragionamenti di pancia come quelle che qui ci propinate.
    In un paese civile le persone s'informano prima di parlare e anche di votare, proprio per evitare di dire e di fare minchiate.
    Inogni caso il rdc prima o poi sarà ripristinato, perché c'è in tutti i paesi civili, appunto. E prima o poi dovrevrmo (ri)civilizzarci anche noi.

    2018-2022

    Togliamo l'annetto e mezzo Covid


    """""""""""""2020: i nuclei sono stati 1,6milioni, per un totale di 3,7 milioni di persone coinvolte. """"

    possibile che milioni di persone non sono riuscite a trovare un lavoro ?

    lo dico io il motivo

    Tanti non hanno voglia di lavorare

    e per non parlare di tutti quelli che lavoravano in Nero e prendevano pure il Reddito

    2 TRUFFE ALL'INPS


    Canelate sulla schiena e andare a Lavorare

    ci sono le Agenzie e le Cooperative , ti iscrivi e in un mesetto il lavoro salta fuori

    se gente stà a casa a piangere di certo non arriva nessuno che ti dice " venga a lavorare da me "
     
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    CITAZIONE (Stewie © @ 8/3/2024, 19:45) 
    Avrebbero dovuto eleggere lui invece di quell'altra là.

    lo so, ma voglio sperare che la schlein saprà farsi valere, ma sarebbe stato meglio Bonaccini...fu lui a fermare il tsunami salvini all'apice, il quale credeva di vincere anche nell'ultima roccaforte che, evidentemente, è inespugnabile...
    anzi, alle primarie del pd non escludo che qualche falso infiltrato del cdx abbia votato contro di lui per paura che se fosse stato eletto sarebbe stato un ostico avversario per le elezioni...
     
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    Chiara Saraceno: “Assegno inclusione? Punisce i più fragili ed è in totale contraddizione con la propaganda del governo Meloni sulla natalità


    Screenshot_20240308-220455-371




    “Assegno di inclusione? La platea dei percettori è ridottissima, riesce a escludere famiglie povere che un tempo rientravano nel reddito di cittadinanza. Questo accade perché è stato ridefinito in modo fortemente categoriale il sostegno ai poveri, quindi gli adulti senza figli minorenni sono esclusi per definizione, a prescindere dalle loro possibilità effettive di trovare un lavoro. Ma anche coloro che formalmente potrebbero accedere all’assegno di inclusione trovano di fatto ostacoli aggiuntivi che nulla hanno a che fare col bisogno”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Radio Radicale dalla sociologa Chiara Saraceno, honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, ex presidente della Commissione d’indagine sulla povertà e sull’esclusione sociale, già presidente del comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza.

    Saraceno spiega minuziosamente la poderosa scrematura che il governo Meloni ha attuato della platea che può accedere all’assegno di inclusione (Adi): “Ci sono i cosiddetti ‘esodati dell’Adi’, cioè tutti gli adulti non particolarmente fragili, non ancora sessantenni, che non vivono in famiglie con minorenni o con persone disabili. Questa è stata la prima grossa esclusione, ma poi ci sono anche gli esclusi che hanno apparentemente i requisiti, cioè un Isee di 9.360 euro. Ma questo non è sufficiente, perché bisogna rispettare altre 3 condizioni: un reddito inferiore ai 6mila euro annui, non possedere una casa dal valore superiore a un tot, non avere risparmi superiori a un tot”.

    La sociologa evidenzia: “Nel conteggio di chi conta come famiglia per valutare i 6mila Euro di reddito sono esclusi tutti gli adulti che non siano ultrasessantenni o disabili. E quindi questo abbassa di molto il tetto massimo di reddito che si può avere, perché se una famiglia è composta da due adulti e un minorenne che abbia più di 3 anni, vale un solo adulto e il minorenne conta pochissimo. Già contava troppo poco nel reddito di cittadinanza, ora è stato ulteriormente abbassato il coefficiente attribuito ai minorenni: 0, 15, che si abbassa ulteriormente a 0, 10 dal terzo figlio in su”.
    Assegno di inclusione, a Roma tra gli ‘esodati’ del Reddito con le pratiche bloccate: “Ansia e paure, senza lavoro e sussidio come si sopravvive?”
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    Assegno di inclusione, a Roma tra gli ‘esodati’ del Reddito con le pratiche bloccate: “Ansia e paure, senza lavoro e sussidio come si sopravvive?”

    E aggiunge: “Quindi, una famiglia con minorenni sopra i 3 anni fa presto a uscire dal reddito di cittadinanza pur avendo l’Isee giusto, perché, appunto, supera facilmente i 6mila Euro di reddito che sono la soglia massima possibile. Già succedeva con il reddito di cittadinanza: le famiglie che più facilmente non riuscivano a rispettare il requisito del reddito erano paradossalmente le famiglie numerose con minorenni. Questo avviene ancora di più con l’Adi, quindi è anche in contraddizione con tutta la propaganda di questo governo sulla natalità e sul sostegno delle famiglie con figli”.

    Altra restrizione che riduce ulteriormente la platea dei potenziali percettori dell’assegno di inclusione riguarda tutti gli adulti under 60, non conviventi con i genitori, non coniugati e senza figli: se privi di un reddito proprio sono considerati a carico dei genitori, quindi parte del nucleo famigliare di questi ai fini del calcolo dell’Isee e di tutti gli altri requisiti. Saraceno spiega: “È una norma del 2013, che non è stata applicata per il reddito di cittadinanza in nome del sostegno all’autonomia dei giovani e degli adulti in generale. È stata invece reintrodotta con l’Adi. Questa restrizione colpisce particolarmente le persone disabili che vivono da sole, che non sono coniugate, che non hanno figli – continua – che hanno soltanto l’assegno sociale e che faticosamente fanno un percorso di autonomia. Anziché essere sostenuti in questo iter, vengono ridefiniti automaticamente come figli e quindi esclusi dall’accesso autonomo all’Adi. Purtroppo in tanti mi hanno scritto di questo problema: figli ultraquarantenni che percepivano il reddito di cittadinanza e che poi se lo sono visti togliere perché, in base alle nuove regole, sono stati definiti come figli dal punto di vista fiscale”.

    E sottolinea: “Tutto questo questo contribuisce a ridurre fortemente la platea dei potenziali percettori dell’assegno di inclusione e sta destando sorprese in quelle famiglie che avrebbero tutti i requisiti formali e che prima ricevevano il reddito di cittadinanza, ma che si ritrovano improvvisamente a non ricevere più un sostegno per il combinato disposto di queste due nuove condizioni e per il funzionamento perverso dei coefficienti. Non è un caso che la ministra Calderone abbia dichiarato che il 50% di famiglie che aveva l’Isee conforme è stato escluso per il superamento dei 6mila euro di reddito”.
    “Assegno d’inclusione? Non so se lo avrò”. L’incertezza di chi ha perso il Reddito e ora riempie i patronati: “Vivo in un limbo”
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    “Assegno d’inclusione? Non so se lo avrò”. L’incertezza di chi ha perso il Reddito e ora riempie i patronati: “Vivo in un limbo”

    Staffilata della sociologa anche al sostegno per la formazione e il lavoro: “Questa è un’altra tragedia, che si aggiunge al fatto che per accedere all’Adi occorre essere i più poveri dei poveri. La valutazione del governo è che se non hai figli minorenni e se non sei un disabile certificato, anche se hai 59 anni, devi lavorare. È ovvio che molte di queste persone vorrebbero lavorare, ma se hai 59 anni, hai una bassa qualifica e per molto tempo sei stato lontano dal mercato del lavoro, è difficilissimo”.

    E puntualizza: “Si tratta, insomma, di un’astratta visione dei motivi per cui uno è povero. In più, come purtroppo accadeva per il reddito di cittadinanza, si dice che bisogna frequentare i corsi di formazione al lavoro. Ma su questo versante lo Stato non si assume nessuna responsabilità. Nulla è stato modificato rispetto a quello che è stato il più grande difetto del reddito di cittadinanza, cioè l’assenza di politiche attive del lavoro, il ritardo della presa in carico di un potenziale lavoratore, la scarsa attenzione per le condizioni locali del mercato del lavoro. Non si fa niente, si dice semplicemente che ti devi iscrivere a un corso di formazione. Non c’è nessuna assunzione di responsabilità da parte della politica pubblica”.
    Meloni attacca ancora il Reddito di cittadinanza e gli ex percettori: “Con l’Adi controlli fatti prima, non dopo, e importi medi più alti”
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    Meloni attacca ancora il Reddito di cittadinanza e gli ex percettori: “Con l’Adi controlli fatti prima, non dopo, e importi medi più alti”

    Saraceno, infine, stigmatizza la mancanza di un monitoraggio su coloro che percepiranno o meno l’assegno di inclusione: “Le prime notizie che sono arrivate sono quelle comunicate lo scorso 26 gennaio dalla ministra Calderone, che peraltro ha fornito dati sbagliati, perché aveva raddoppiato il numero dei beneficiari e poi è stata costretta a correggersi. C’è da chiedersi dove prenda le informazioni o chi gliele fornisca. In ogni caso – spiega – al momento sappiamo pochissimo. Ad esempio, per il sostegno alla formazione e al lavoro, i dati dovrebbero esserci già dal 1 agosto 2023 perché è da quella data che coloro che hanno perso il reddito di cittadinanza hanno avuto accesso al sostegno alla formazione. Quindi, potrebbero darci almeno quelle informazioni: cosa è successo, quali corsi di formazione sono stati avviati, quali caratteristiche avevano, qual era la loro distribuzione o la loro qualità”.

    E conclude: “Questo dovrebbe fare un ministero o un ente pubblico, non è certo compito dell’Inps dare queste informazioni e controllare che cosa succede, e non solo sul versante degli imbrogli, che ormai sono la grande preoccupazione da sempre, anche per il reddito di cittadinanza, ma anche sulla qualità del servizio fornito. Sul reddito di cittadinanza – chiosa – ci si è lamentati dei ‘fannulloni sul divano’ e poi si è scoperto che l’attesa media necessaria per la prima convocazione era 8 mesi, con grandi variazioni territoriali. E qualcuno dopo 12 mesi non è stato neppure convocato. E allora che offerta di formazione è stata fatta finora? Nessuna”.

    www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/0...talita/7435807/
     
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    https://www.repubblica.it/cronaca/2021/03/...uta_-290254449/

    Edited by geminiano - 8/3/2024, 22:17
     
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