Mantenimento dopo il matrimonio: sì o no?!
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Mantenimento dopo il matrimonio: sì o no?!

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  1. LaDamigella
     
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    Come averete appreso con gioia :hahah: , in questi giorni è in corso l'accordo tra Veronica Lario e Berlusconi e si legge che a lei spetterà un mantenimento mensile di solo 300mila euro al mese :rolleyes:

    Ora, tralascando i casi estremi, come quello sopra citato :hh: , personalmente ritengo che il mantenimento al coniuge, dopo la separazione (Attenzione: parlo solo di quello per il coniuge, non di quello per i figli) sia una delle cose più stupide, senza senso e INGIUSTE che sia!

    In passato sono sempre stati gli uomini a passare l'assegno alle mogli, negli ultimi anni, anche se sempre in una percentuale molto bassa, ci sono casi in cui è la donna a passare l'assegno al coniuge: per quanto mi riguarda il discorso non cambia, lo trovo sempre ingiusto.

    Se una persona si separa da un'altra è perchè non vuole più averci niente a che fare...di conseguenza ci saranno due persone che vivranno le loro vite lontano l'una dall'altra, che non codivideranno più nessun progetto insieme...perciò non vedo perchè ci debba essere però una persona che passa mensilmente dei soldi ad un'altra: vai a lavorare no?!

    Capisco che ci sono dei casi in cui due persone si separano dopo anni e anni e anni di matrimonio, dove un coniuge non ha mai lavorato (solitamente la donna) e ha passato gli anni a prendersi cura della casa e dei figli...in questo caso sarei d'accrdo che il coniuge che lavora passi il mantenimento ma per un tempo limitato (per esempio, un anno), durante il quale, il coniuge mantenuto deve cercarsi un lavoro...

    Voi come la pensate?! Secondo voi è giusto il mantenimento dopo il matrimonio?!
     
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    Burattinaia

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    CITAZIONE (LaDamigella @ 11/5/2010, 20:55)
    Se una persona si separa da un'altra è perchè non vuole più averci niente a che fare...di conseguenza ci saranno due persone che vivranno le loro vite lontano l'una dall'altra, che non codivideranno più nessun progetto insieme...perciò non vedo perchè ci debba essere però una persona che passa mensilmente dei soldi ad un'altra: vai a lavorare no?!

    si ma se io e te siamno sposati e tu mi tradisci :ang: , la colpa della fine del matrimonio è tua, sei tu il colpevole, quindi, fin quando non trovo un lavoro che mi piace o non mi risposo, è giustio che io riceva un contributo :incz: :hahah:

    CITAZIONE
    Capisco che ci sono dei casi in cui due persone si separano dopo anni e anni e anni di matrimonio, dove un coniuge non ha mai lavorato (solitamente la donna) e ha passato gli anni a prendersi cura della casa e dei figli...in questo caso sarei d'accrdo che il coniuge che lavora passi il mantenimento ma per un tempo limitato (per esempio, un anno), durante il quale, il coniuge mantenuto deve cercarsi un lavoro...

    beh, ad esempio una donna di circa 40 anni che non ha quasi mai lavorato, difficilmente trova un lavoro, al massimo trova qualche lavoretto in nero, chi vuoi che asssuma una donna di 40 senza esperienze professionali?


    CITAZIONE
    Voi come la pensate?! Secondo voi è giusto il mantenimento dopo il matrimonio?!

    Sì, è sempre giusto :P:
     
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  3. GattaccioNero
     
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    beh, se non si vuole correre il rischio non ci si sposa. E' il vincolo matrimoniale a creare una situazione giuridica di unità non spezzabile completamente. Non è che ci si sposa e poi si decide di non avere più niente a che fare col coniuge cosi, come se si tratta di cambiare un paio di scarpe, a meno che non si abbiano delle ottime ragioni. Il mantenimento è anche una forma di risarcimento. Per chi decide di dedicare la propria vita ad una persona, decide di sposarsi, cosa che andrebbe sempre ben ponderata, e poi si vede scalzata via come niente fosse.
    poi certo bisogna vedere il caso concreto. le ragioni di entrambe le parti. l'effettiva necessità. lo stato di bisogno. la situazione reddituale di entrambi. la vita che si era instaurata nell'ambito del matrimonio.
    l'analisi è complessa, ma come principio va mantenuto secondo me
     
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  4. CoffCoff
     
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    E' una delle ragioni per cui non capisco il matrimonio...

    Cmq credo che i giudici debbano valutare caso per caso, e dare il mantenimento solo quando necessario, e sempre spingendo il coniuge "debole" a cercare di provvedere da sè al proprio mantenimento, se possibile e almeno in parte.
     
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  5. Floria
     
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    Sono d'accordo col mantenimento. Se hai fatto vivere tua moglie nel lusso, senza mai farla lavorare e lasciandole come "unico" compito la cura della famiglia, e poi brutalmente la tradisci e ti risposi, è giusto che lei venga risarcita 1)per il cambio di habitat, perché è anche colpa tua se l'hai "costretta" a stare a casa a badare ai figli, se l'hai sollevata dal bisogno del lavoro per trent'anni, promettendole che l'avresti mantenuta ad un buon tenore di vita per tutta la vita.
    2)perchè a quell'età anche volendo non può trovare lavoro, e quindi necessariamente, oltre al trauma del tradimento e/o della fine del matrimonio, avrà anche quello dell'indigenza.
    Ovviamente si valuta caso per caso, ma in linea generale, sono favorevole alla separazione con addebito.
    Fosse anche solo come risarcimento per tutto il culo non pagato che una donna si fa a pulire casa e ad educare i figli, spesso da sola.


    Ovviamente però la faccenda cambia in presenza di certe condizioni, eh.
     
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  6. Uometto
     
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    non capisco perchè la fine di un matrimonio venga associata al tradimento (dovrebbe essere istituzionalizzato), e non capisco nemmeno al giorno d'oggi qui da noi in che modo la donna venga costretta a fare non so cosa e perchè (salvo rarissimi casi certo).
    ergo per me niente mantenimento ma due calci in culo bene assestati, ovvero un elegante arrivederci (forse).
     
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  7. Floria
     
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    Se sposi tua moglie a vent'anni, le prometti amore eterno, e che la manterrai lasciando a lei la cura della casa e dei figli, e giunto a cinquantacinque siccome la trovi invecchiata, oppure non la ami più etc, non puoi pretendere di cacciarla di casa perchè ti sei stufato o perchè ne hai una più giovane e non mantenerla. Che lavoro potrà mai trovare una a cinquantacinque anni?
    Se invece lei ha sempre lavorato il discorso è diverso. Se fa un lavoro "part time-tanto per fare qualcosa" finchè non ne trova un altro col quale possa sostentarsi, devi aiutarla, se l'hai fatto fino a quel momento. Se non lo trova mai, per motivi oggettivi, bisogna concordare un mantenimento.
    Non è che una che è vissuta bene fino a cinquant'anni per un capriccio altrui deve ritrovarsi in mezzo ad una strada.
    E poi, se la casa non è sua? Come fa a pagare anche l'affitto?

    Cosa c'è da spiegare? Quando dico "culo non pagato nel pulire la casa (e nell'altro miliardo di occupazioni di cui beneficia anche il marito) e nell'accudire i figli", intendo proprio quello.
     
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  8. Federico980
     
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    "E' giusto solo in casi particolari" :pk:
     
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  9. Proff Termidor
     
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    In tutte le risposte che ho letto fino a qui c'e a pare mio molto di condivisibile...
    la mia idea e' che e' giusto il mantenimento , figli esclusi ovvio, se la moglie non ha un reddito singolo che almeno qualitativamente non sia troppo distante dal tenore di vita che conduceva prima, ma mi piacerebbe osservare meno leggerezza nella fine delle unioni, che pare che abbiano una vita media di 7\8 anni, cosi' da salvare capra e cavoli.
    Forse ci sposa spesso con leggerezza? Senza pensare con i dovuti scongiuri al se dovesse finire male?io credo anche di si!Forse aiutrebbe un contratto prematrimoniale tanto di moda oltreoceano che mette nero su bianco l'eventuale dopo.
     
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  10. Uometto
     
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    Ecco appunto, bisognerebbe considerare il valore del matrimonio, il principio morale che lo regola, non solo il fatto che è un cazzo di contratto sbilanciato assolutamente a favore della donna se ci sarà separazione. Una donna che sceglie di non lavorare (con il marito consenziente) deve essere consapevole dei possibili sviluppi futuri dell’unione che ha controfirmato, altrimenti rientra nella categoria delle stupide parassite. Oggi o sei benestante e fai ciò che più t’aggrada o devi lavorare, non ci sono alternative. La donna che sta a casa mi spaventa, a mio avviso diventa disadattata sul lungo periodo.
    Poi occorrerebbe considerare alcuni fenomeni sociali che mutano repentinamente, senza il prosciutto sugli occhi e senza che possiamo sostanzialmente farci nulla. L’amore è eterno? Magari, eppure è una pia illusione. Oggi ci si fidanza e ci si lascia con una facilità sconcertante, del resto è anche vero che una donna mediamente a 45/50 anni è da rottamare e diventa acida e scassapalle all’inverosimile. Vero è pure che ci sono un sacco di maschietti cinquantenni che si scopano ragazzine… un motivo ci sarà no?
    Direi che la convivenza è un buon compromesso per entrambe le parti… ci si tutela dai colpi di testa...
     
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    CITAZIONE (Uometto @ 12/5/2010, 19:41)
    Ecco appunto, bisognerebbe considerare il valore del matrimonio, il principio morale che lo regola, non solo il fatto che è un cazzo di contratto sbilanciato assolutamente a favore della donna se ci sarà separazione.

    sì ma solo se la colpa della fine del matrimonio è del marito ... e per quanto concerne il lavoro, nell80% dei casi quando una donna non lavora è perchè il marito non vuole avere una "moglie in carriera"... preferisce la mogliettina che fa un lavoretto senza tante pretese tanto per arrotondare le entrate, ma nulla di piu'..

    quindi, se la moglie non puo' fare carriera ed in piu' la colpa della fine del matrimonio è del marito, tale marito non è che puo' lamentarsi piu' di tanto se dopo il divorzio l'ex moglie gli prosciuga le finanze ... chi è causa del suo male pianga se stesso :asd:
     
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  12. Floria
     
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    CITAZIONE (Uometto @ 12/5/2010, 19:41)
    una donna mediamente a 45/50 anni è da rottamare e diventa acida e scassapalle all’inverosimile.

    Dopo questa frase, per quanto mi riguarda posso anche far finta che tu non sia mai esistito.
     
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  13. Uometto
     
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    uh perbacco Floreale, posso sapere il perchè non esisterei più?
     
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  14. Floria
     
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    A parte che Floria deriva da Floria Tosca dell'omonima opera, che tu probabilmente non sai manco cos'è.
    A parte questo, prova a rileggerti e cerca di arrivarci da solo, non è difficile, su. Ho anche quotato la frase più delirante, dai, ce la puoi fare.
     
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  15. Uometto
     
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    vedi, floreale, tu dai per scontato troppe cose.
    vuoi preseguire con questo atteggiamento strafottente o vuoi conversare amabilmente? vuoi lo scontro o il confronto?
     
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214 replies since 11/5/2010, 19:55   4257 views
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