Qual' è il vostro ERETICO preferito?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. heyoka6
     
    .

    User deleted


    Tra gli antichi, senza dubbio alcuno, Gesù di Nazareth!
    Tra i moderni, quello che ho letto di più, E. Drewermann
     
    Top
    .
  2. Paolo Yogurt
     
    .

    User deleted


    Non so. Così su due piedi, Fra Dolcino da Novara.
     
    Top
    .
  3. TullioConforti
     
    .

    User deleted


    sempre Giordano Bruno per me
     
    Top
    .
  4. heyoka6
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Paolo Yogurt @ 5/8/2011, 21:26) 
    Non so. Così su due piedi, Fra Dolcino da Novara.

    Per quel poco che ho letto, credo che SRC, abbia fatto BENE a metterlo nell' elenco degli Eretici!
    Magari poteva andarci con la mano meno pesante ma come BEN sapeva anche Fra Dolcino, quelli erano i tempi!
    Lo stesso dicasi di G. Bruno, il quale, con quell' Ego che si ritrovava, ha VOLUTO essere arrostito sul rogo, per mettere in croce Santa Romana Chiesa!
    Drewermann se l' è cavata meglio, per fortuna!
    Ma ai nostri tempi NON si ha il coraggio nemmeno di prendere a badilate una insegnante , spero non di religione, che fà pompini a tutti ai suoi allievi.
    Come diceva mia nonna,
    Non c' è più religione, caro Paolo!!
     
    Top
    .
  5. TullioConforti
     
    .

    User deleted


    http://it.wikipedia.org/wiki/Giordano_Bruno


    con il ritorno del Besler in Germania per motivi familiari, Bruno tornò a Venezia ma per mesi non si recò dal Mocenigo: solo dalla fine del marzo 1592 si stabilì in casa del patrizio veneziano, interessato alle arti della memoria e alle discipline magiche. Il 21 maggio informò il Mocenigo di voler tornare a Francoforte per stampare delle sue opere: questi pensò che Bruno cercasse un pretesto per abbandonare le lezioni e il giorno dopo lo fece sequestrare in casa dai suoi servitori; il 23 maggio presentò all'Inquisizione una denuncia scritta, accusandolo di blasfemia, di disprezzare le religioni, di non credere nella Trinità divina e nella transustanziazione, di credere nell'eternità del mondo e nell'esistenza di mondi infiniti, di praticare arti magiche, di credere nella metempsicosi, di negare la verginità di Maria e le punizioni divine;

    Quella sera stessa Bruno fu arrestato e rinchiuso nelle carceri dell'Inquisizione di Venezia, in San Domenico a Castello.

    Naturalmente Bruno sa che la sua vita è in gioco e si difende abilmente dalle accuse dell'Inquisizione veneziana: nega quanto può, tace, e mente anche, su alcuni punti delicati della sua dottrina, confidando che gli inquisitori non possano essere a conoscenza di tutto quanto egli abbia fatto e scritto, e giustifica le differenze fra le concezioni da lui espresse e i dogmi cattolici con il fatto che un filosofo, ragionando secondo «il lume naturale», può giungere a conclusioni discordanti con le materie di fede, senza dover per questo essere considerato un eretico. A ogni buon conto, dopo aver chiesto perdono per gli «errori» commessi, si dichiara disposto a ritrattare quanto si trovi in contrasto con la dottrina della Chiesa.

    L'Inquisizione romana chiede però la sua estradizione, che viene concessa, dopo qualche esitazione, dal Senato veneziano. Il 27 febbraio 1593 Bruno è rinchiuso nelle carceri romane del Palazzo del Sant'Uffizio. Nuovi testi, per quanto poco affidabili, essendo tutti imputati di vari reati dalla stessa Inquisizione, confermano le accuse e ne aggiungono di nuove.

    Giordano Bruno fu probabilmente torturato alla fine di marzo 1597, secondo la decisione della Congregazione presa il 24 marzo.[20] Giordano Bruno non rinnegò i fondamenti della sua filosofia: ribadì l'infinità dell'universo, la molteplicità dei mondi, la non generazione delle sostanze - «queste non possono essere altro che quel che sono state, né saranno altro che quel che sono, né alla loro grandezza o sostanza s'aggionge mai, o mancarà ponto alcuno, e solamente accade separatione, e congiuntione, o compositione, o divisione, o translatione da questo luogo a quell'altro»[21] - e il moto della Terra. A questo proposito spiega che «il modo e la causa del moto della terra e della immobilità del firmamento sono da me prodotte con le sue raggioni et autorità e non pregiudicano all'autorità della divina scrittura». All'obiezione dell'inquisitore, che gli contesta che nella Bibbia è scritto che la «Terra stat in aeternum» e il sole nasce e tramonta, risponde che vediamo il sole «nascere e tramontare perché la terra se gira circa il proprio centro»; alla contestazione che la sua posizione contrasta con «l'autorità dei Santi Padri», risponde che quelli «sono meno de' filosofi prattichi e meno attenti alle cose della natura».[22]

    Sostiene che la terra è dotata di un'anima, che le stelle hanno natura angelica, che l'anima non è forma del corpo; come unica concessione, è disposto ad ammettere l'immortalità dell'anima umana.

    Il 12 gennaio 1599 è invitato ad abiurare otto proposizioni eretiche, nelle quali si comprendevano la sua negazione della creazione divina, dell'immortalità dell'anima, la sua concezione dell'infinità dell'universo e del movimento della Terra, dotata anche di anima, e di concepire gli astri come angeli. La sua disponibilità ad abiurare, a condizione che le proposizioni siano riconosciute eretiche non da sempre, ma solo ex nunc, è respinta dalla Congregazione dei cardinali inquisitori, tra i quali il Bellarmino. Una successiva applicazione della tortura, proposta dai consultori della Congregazione il 9 settembre 1599, fu invece respinta da papa Clemente VIII[23]. Nell'interrogatorio del 10 settembre Bruno si dice ancora pronto all'abiura, ma il 16 cambia idea e infine, dopo che il Tribunale ha ricevuto una denuncia anonima che accusa Bruno di aver avuto fama di ateo in Inghilterra e di aver scritto il suo Spaccio della bestia trionfante direttamente contro il papa, il 21 dicembre rifiuta recisamente ogni abiura, non avendo, dichiara, nulla di cui doversi pentire.

    L'8 febbraio 1600 è costretto ad ascoltare inginocchiato la sentenza di condanna a morte per rogo; si alza e ai giudici indirizza la storica frase: «Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam» («Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell'ascoltarla»).

    Dopo aver rifiutato i conforti religiosi e il crocefisso, il 17 febbraio, con la lingua in giova - serrata da una morsa perché non possa parlare - viene condotto in piazza Campo de' Fiori, denudato, legato a un palo e arso vivo. Le sue ceneri saranno gettate nel Tevere.

    A distanza di 400 anni, il 18 febbraio 2000 il papa Giovanni Paolo II, tramite una lettera del suo segretario di Stato Sodano inviata ad un convegno che si svolse a Napoli, espresse profondo rammarico per la morte atroce di Giordano Bruno, non riabilitandone la dottrina: la morte di Giordano Bruno "costituisce oggi per la Chiesa un motivo di profondo rammarico". Tuttavia, "questo triste episodio della storia cristiana moderna" non consente la riabilitazione dell'opera del filosofo nolano arso vivo come eretico, perché "il cammino del suo pensiero lo condusse a scelte intellettuali che progressivamente si rivelarono, su alcuni punti decisivi, incompatibili con la dottrina cristiana".
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Burattinaia

    Group
    Founder
    Posts
    68,713
    Location
    Skysilvianet

    Status
    Offline
    Giovanna d'Arco :):

    “Eretica, strega, e colpevole di atti illeciti”. Con queste accuse, Giovanna d’Arco fu messa al rogo il 30 di maggio del 1431.

    La vergine d’Orleans diceva di parlare con Dio (ahi ahi ahi, questa cosa le costerà cara!), e che proprio Dio l’aveva investita del compito di salvare la sua amata Francia, prima riferendo il Suo piano al Delfino di Francia, Carlo VII, e poi guidando le di lui truppe verso la vittoria contro il nemico inglese.

    - Una donna a capo delle nostre truppe? - cominciarono a chiedersi tutti i virili e nerboruti paladini dell’esercito francese.
    - E perchè no? - rispose il Delfino, che sembrava davvero convinto e ammaliato dalla semidivinità della pulzella.

    Si narra, infatti, che quando Giovanna, dopo numerosi e insistenti lettere, fu ricevuta al palazzo del futuro re di Francia, il Delfino stesso temesse che la giovane donna fosse stata assoldata dal nemico perchè lo uccidesse.

    Carlo VII, allora, forse su suggerimento di qualche fedele pargolo, decise di travestire da Delfino un suo collaboratore (forse, anzi probabilmente, lo stesso fedele pargolo che ebbe la geniale idea del travestimento), in modo che, se la giovane fosse stata un’assassina, non avendo mai visto prima l’erede al trono, si sarebbe avventata contro colui che in quel momento ne portava le vesti.

    Fatto sta che la pulzella non cadde nel tranello e riconobbe il vero Delfino, che intanto si confondeva in mezzo alla folla con abiti normali.

    - Dio mi ha parlato - gli disse Giovanna - e mi ha detto di venire in aiuto al Delfino di Francia e di guidare le sue truppe contro gli inglesi.
    - Sei proprio sicura? - le chiese Carlo.
    - Dio mi ha parlato, e mi ha detto...
    - Va bene, ho capito! Io le credo - disse il Delfino al suo futuro popolo - datele un cavallo, un’armatura e uno stendardo - disse poi ai suoi stallieri, ai suoi artigiani e ad i suoi sarti ed artisti.
    - C’è solo un problema - intervenne Giovanna - non ho la più pallida idea di come si faccia la guerra.
    - Imparerai - la tranquillizzò il Delfino

    E così cominciò l’avventura della vergine d’Orleans alla guida delle truppe francesi.

    - Una donna a capo delle nostre truppe? - ricominciarono a richiedersi tutti i virili e nerboruti paladini dell’esercito francese.
    - E perchè no? - disse questa volta Giovanna, e risolse il problema cercando di assomigliare quanto più possibile ad un uomo.

    Vi ricordate l’accusa di “atti illeciti” da cui si era partiti? Ecco, ci siamo arrivati. Praticamente, la pulzella cominciò a vestirsi da uomo, ed ebbe l’ardire di tagliarsi anche i capelli (ahi ahi ahi, anche questa cosa le costerà cara!).

    Ad ogni modo, Giovanna comincia veramente a guidare le truppe francesi, e vince pure. Una volta, due volte, tre volte. Tutti sono contenti: il popolo francese, il Delfino, e anche tutti i virili e nerboruti paladini dell’esercito francese.
    La vittoria più importante è quella ottenuta ad Orleans: se questa cittadina fosse caduta, infatti, l’intera Loira sarebbe finita in mano inglese. E invece no!

    17 luglio 1429, Carlo VII fu incoronato sovrano nella cattedrale di Reims, altra città presa da Giovanna, che così stava conquistando oramai una larghissima fama tra buona parte del popolo francese.

    - Ma sai che quasi quasi questa Giovanna comincia a starmi qua - disse l’ormai Re di Francia indicandosi il gozzo
    - E già, anche a noi - risposero gli aristocratici - non ci piace affatto. Questa luvida contadinella offusca la nostva fama e la nostva nobiltà. Cosa si può fave?
    - Mo’ ci pensiamo - rispose Carlo VII spremendosi le meningi.

    Parigi, 8 settembre 1429: Giovanna è con il suo solito manipolo di uomini fedelissimi.
    - Dio mi ha parlato - continuava a ripetere a sé e agli altri - la mia missione deve continuare, tanto il Re mi ha promesso i rinforzi!

    Ma quando le truppe della giovane si trovarono in difficoltà, decimate dalla battaglia e stremate dalla lotta, Carlo VII ebbe un impegno improvviso e, sfortunatamente, non riuscì a mandare uomini armati a sostegno. Qualche giorno dopo, Giovanna d’Arco fu fatta prigioniera a Compiégne, vicino Parigi. I borgognoni la ferirono e la catturarono. Subito dopo la misero all’asta.


    - Il mio amato Re interverrà e mi riporterà alla mia amata Francia, ed all’amato popolo della mia amata terra. Tanto quanto gli può costare? 7-8 mila scudi d’oro, non di più.

    Ma Carlo VII, anche quel giorno (che sfortuna!), ebbe un impegno improcrastinabile e non poté partecipare all’asta, che fu aggiudicata invece agli inglesi per 10 mila scudi d’oro.

    Da qui, cominciarono quattordici mesi di processo per eresia, stregoneria, e atti illeciti. Giovanna aspettava fiduciosa un intervento di Carlo VII, la cui agenda però in quei giorni era davvero piena zeppa di impegni. Quindi, non avendo difensori, cominciò tenere da sola le sue parti; e intanto pensava:
    - Vada per la condanna di eresia, ma quella di stregoneria non me la possono rivolgere contro.

    La pulzella, che non a caso significa "vergine", non poteva infatti essere dichiarata strega, in quanto le regole della chiesa prevedevano che una strega poteva essere considerata tale solo dopo essere stata posseduta fisicamente dal diavolo. Le matrone, invece, sondarono la purezza di Giovanna più e più volte, senza mai riscontrarvi segni di violazione.


    Gli stessi abiti maschili, indossati anche durante la prigionia, erano un efficace rimedio che la stessa Giovanna voleva adottare per tentare di mantenere intatto il suo candore, al quale, secondo l’opinione di lord Martin Ladvenu (presente durante le udienze di condanna alla giovane), diverse volte qualcuno cercò invano di attentare durante il processo di inquisizione.

    “Eretica, strega, e colpevole di atti illeciti”. Niente da fare dunque. Ve lo avevo detto che le sarebbe costato tutto molto caro! Ad appena 19 anni, Giovanna d’Arco e la sua "vocazione al trionfo ed al pianto" vengono condannate a morte sotto l’accusa del tribunale ecclesiastico presieduto dal Cardinale di Rouen. Dopo di che c’è solo il rogo.
     
    Top
    .
  7. TullioConforti
     
    .

    User deleted


    femminista
     
    Top
    .
  8. heyoka6
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 6/8/2011, 20:19) 
    Giovanna d'Arco :):

    “Eretica, strega, e colpevole di atti illeciti”. Con queste accuse, Giovanna d’Arco fu messa al rogo il 30 di maggio del 1431.

    O.K. Silvietta!!!! ma quì parliamo del Maggio 1431!
     
    Top
    .
  9. heyoka6
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (TullioConforti @ 6/8/2011, 13:43) 
    http://it.wikipedia.org/wiki/Giordano_Bruno

    O.K. Tullio!!! Ma quì parliamo di 1592-1597 e 17-Febbraio 1600!!!

    Io vi citato il caso di un Eretico di Oggi!
    Quel Drewermann che, sono quasi certo, NESSUNO di voi aveva MAI sentito nominare prima!
    Forse nemmeno il nostro Insegnante di religione Sandror!
    Ma Drewermann, di sicuro il PIU' scomodo Eretico di SRC di oggi, è persona molto rispettata, LETTA, MEDITATA e spesso anche Condivisa da molti Teologi Cattolici!
    La domanda che Heyoka si fà, oggi; che siamo nel 2011 è:
    OGGI, ci SONO ancora ERETICI messi sul rogo ( magari mediatico)????
    E con quali metodi e con quali ACCUSE vengono addidati al disprezzo della folla, spesso PARANOICA anche oggi ( vedi Sampei ad esempio), come ai tempi di Giovanna d' Arco e di G. Bruno)????
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Burattinaia

    Group
    Founder
    Posts
    68,713
    Location
    Skysilvianet

    Status
    Offline
    CITAZIONE (heyoka6 @ 7/8/2011, 17:40) 
    Io vi citato il caso di un Eretico di Oggi!

    veramente hai citato anche un certo Gesù di Nazareth che è un tantino piu' antico di giovanna d'arco :hh:

    ok, un eretico moderno?
    Martin Luther King

    un eretico della politica italiana?
    Marco Pannella
     
    Top
    .
  11. Cavaliereazzurro
     
    .

    User deleted


    E perchè non Nelson Mandela o BaraccaObama, due noti portatori di pace?
     
    Top
    .
  12. sandror
     
    .

    User deleted


    Non sono "insegnante di religione": sono abilitato quindi potrei farlo, ma il mio lavoro è un altro, il catechismo lo faccio solo come volontariato.

    Santa Giovanna d'Arco è un esempio di come in passato alcune cose siano state fatte male: pure in quell'epoca in cui le torture ed i roghi erano comunemente praticate in molte nazioni, la sua condanna fu un clamoroso errore che l'ha trasformata in Martire e le ha aperto la via per la glorificazione eterna.

    Oggi come oggi ahimè eretici ce ne sono parecchi.
    Uno che mi sta particolarmente sul cazzo è Leonardo Boff, perchè (a parte la differenza di vedute) è estremamente saccente assieme ai suoi "discepoli".

    Altro clamoroso errore della Chiesa, nel XX secolo, furono le ripetute condanne pronunciate contro Padre Pio da Pietrelcina.
    Da parte mia lieto di essere stato presente in Piazza San Pietro alla sua canonizzazione, il 16 maggio 2002, mentre i suoi detrattori, fra cui primeggiano Padre Agostino Gemelli e quel pazzo furioso di Mons. Carlo Maccari, Santi non lo diventeranno di sicuro.
     
    Top
    .
  13. Cavaliereazzurro
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (sandror @ 7/8/2011, 21:29) 
    Non sono "insegnante di religione": sono abilitato quindi potrei farlo, ma il mio lavoro è un altro, il catechismo lo faccio solo come volontariato.

    Ok credere e partecipare alle funzioni, ma come fai a fare catechismo?
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Burattinaia

    Group
    Founder
    Posts
    68,713
    Location
    Skysilvianet

    Status
    Offline
    CITAZIONE (sandror @ 7/8/2011, 21:29) 
    Santa Giovanna d'Arco è un esempio di come in passato alcune cose siano state fatte male: pure in quell'epoca in cui le torture ed i roghi erano comunemente praticate in molte nazioni, la sua condanna fu un clamoroso errore che l'ha trasformata in Martire e le ha aperto la via per la glorificazione eterna.

    quello fu un clamoro errore?
    e tutte le altre condanne a morte no? :ooo:
     
    Top
    .
  15. sandror
     
    .

    User deleted


    Non ho mica scritto che non ci sono stati altri errori... ferma restando però una cosa, che un tempo la pena di morte era quasi universalmente praticata e pochissimi Stati non la applicavano, mentalità ben diversa da quella odierna.

    Per esempio, nell'Europa ante unità d'Italia, la pena capitale c'era in tutti gli Stati, escluso solo il Granducato di Toscana dove era stata abolita sin dal 1786.
    Anche lo Stato della Chiesa aveva il suo boia, che però aveva (fortunatamente) molto meno lavoro dei suoi colleghi di altre nazioni.
    Dopo il 20 settembre, lo stesso boia venne assunto dai Savoia ed eseguì, nei 3 mesi rimanenti di quel 1870, più pene di morte di tutte quelle che aveva eseguito nei 10 anni precedenti messi assieme!

    Già che ci siamo, un particolare curioso. Con la Conciliazione, nel 1929, nella Città del Vaticano, per una svista dei legislatori... la pena di morte ritornò ufficialmente in vigore, sebbene per fortuna mai applicata!!! Solo nel 1975 qualcuno si accorse di questa svista ed il Codice Penale venne cambiato.
     
    Top
    .
62 replies since 5/8/2011, 17:32   952 views
  Share  
.
Top