In un libro non sopporto proprio...

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  1. 00mya00
     
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    Quali sono quelle cose che irritano durante la lettura, sia per quanto riguarda la forma che il contenuto?

    Personalmente non sopporto le divagazioni poco pertinenti. Ho infatti seri problemi con gli scrittori che utilizzano come metodo narrativo il flusso di coscienza: ora, se è strutturato con uno scopo è un discorso, ma se sono voli pindarici fini a se stessi non li sopporto.

    Inoltre, data la mia pignoleria, odio gli errori grammaticali banali, che fanno capire la levatura dello scrittore in questione (o del traduttore): gli al posto di le o loro, prestiti latini mai declinati al plurale (esempio banale: curriculum diventa curricula, certi autori pare non lo sappiano!), l'utilizzo a vanvera di parole straniere quando esiste la corrispondente in italiano, congiuntivi sbagliati o più generalmente la sottovalutata concordanza dei tempi.

    E voi?
     
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  2. killerkriss
     
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    Io non sopporto per niente chi fa della scrittura un mero esercizio di stile...per quanto io sia maestrina nell'anima preferisco mille volte un errore (non madornali sia chiaro!) piuttosto che la ricercatezza esibita in maniera sfacciata.
    Un esempio? Baricco. Ho letto Oceano Mare e ho pensato di non riuscire arrivare alla fine...inoltre lui usa periodi molto brevi, ora non dico che uno debba scrivere per forza mille periodi tutti legati insieme, ma santo cielo! Mi è sembrato di avere il singhiozzo quando l'ho letto!!!

    Riporto uno stralcio per far capire:

    "Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare. "

    Letto questo libro devo dire che con Baricco ho finito, per quanto me lo decantino io non riesco proprio ad apprezzare questo stile.
     
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  3. la_biri
     
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    io trovo irritanti le descrizioni inutili
    quando ho letto "uomini che odiano le donne" e cmq tutta la trilogia di larsson, ho trovato descrizioni del tipo
    "... entra nel capanno e trova, un tavolo, due sedie, quattro chiodi, tre cacciaviti, un martello, 45 viti..."
    per poi leggere
    "... lei lo chiamò dicendogli che il vecchio stava male, lui disse che era dispiaciuto e riattaccò"
    ste cose mi irritano molto
    come quando devi imparare per forza tutti i nomi delle strade di montecarlo (io uccido di faletti)
    o quando ti impari tutte le lavorazioni dell'acciaio (acciaio della avallone)
     
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  4. killerkriss
     
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    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 17:49) 
    io trovo irritanti le descrizioni inutili
    quando ho letto "uomini che odiano le donne" e cmq tutta la trilogia di larsson, ho trovato descrizioni del tipo
    "... entra nel capanno e trova, un tavolo, due sedie, quattro chiodi, tre cacciaviti, un martello, 45 viti..."
    per poi leggere
    "... lei lo chiamò dicendogli che il vecchio stava male, lui disse che era dispiaciuto e riattaccò"
    ste cose mi irritano molto
    come quando devi imparare per forza tutti i nomi delle strade di montecarlo (io uccido di faletti)
    o quando ti impari tutte le lavorazioni dell'acciaio (acciaio della avallone)

    Le descrizioni servono ad allungare il brodo...è pieno di libri di centinaia di pagine che se togli le descrizioni si riducono a una ventina di fogli...
     
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  5. la_biri
     
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    CITAZIONE (killerkriss @ 27/6/2013, 17:54) 
    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 17:49) 
    io trovo irritanti le descrizioni inutili
    quando ho letto "uomini che odiano le donne" e cmq tutta la trilogia di larsson, ho trovato descrizioni del tipo
    "... entra nel capanno e trova, un tavolo, due sedie, quattro chiodi, tre cacciaviti, un martello, 45 viti..."
    per poi leggere
    "... lei lo chiamò dicendogli che il vecchio stava male, lui disse che era dispiaciuto e riattaccò"
    ste cose mi irritano molto
    come quando devi imparare per forza tutti i nomi delle strade di montecarlo (io uccido di faletti)
    o quando ti impari tutte le lavorazioni dell'acciaio (acciaio della avallone)

    Le descrizioni servono ad allungare il brodo...è pieno di libri di centinaia di pagine che se togli le descrizioni si riducono a una ventina di fogli...

    ma alcune descrizioni sono indispensabili per capire quello che viene raccontato
    stephen king si dilunga in descrizioni ma sono descrizioni che sono necessarie
    sapere quanti altoforni ci sono alla lucchini, a che temperatura fonde l'acciaio
    come viene fatta la formatura dei binari, il colore dei randagi che sono lì intorno
    sono descrizioni inutili e che nn servono a nessuno
    ma che, anzi, infastidiscono
     
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    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 17:49) 
    io trovo irritanti le descrizioni inutili
    quando ho letto "uomini che odiano le donne" e cmq tutta la trilogia di larsson, ho trovato descrizioni del tipo
    "... entra nel capanno e trova, un tavolo, due sedie, quattro chiodi, tre cacciaviti, un martello, 45 viti..."
    per poi leggere
    "... lei lo chiamò dicendogli che il vecchio stava male, lui disse che era dispiaciuto e riattaccò"
    ste cose mi irritano molto
    come quando devi imparare per forza tutti i nomi delle strade di montecarlo (io uccido di faletti)
    o quando ti impari tutte le lavorazioni dell'acciaio (acciaio della avallone)

    Quoto sulle descrizioni inutili: solitamente le salto!
    Non sopporto innanzitutto quando i libri vengono tradotti male: mi è capitato di leggerne alcuni i cui periodi mi facevano chiedere "ma si dice davvero così? E' Italiano corretto?".. E spesso puoi accorgerti che hanno tradotto alla lettera :bah:
    Non sopporto nemmeno i libri con i nomi confusionari o con troppi personaggi. Tendo a dimenticare i nomi e ogni tanto mi tocca ritornare indietro per capire di chi si parla. Per questo motivo ho dovuto escludere dal leggere 100 anni di solitudine, mi hanno detto che con i nomi si fa troppa confusione, un libro non deve confondermi troppo!! :unsure:

    Killer, la cosa di Baricco l'ho sentita dire molto, io ho letto Questa Storia e non mi è sembrato malaccio, chi ha letto gli altri libri però si è lamentato spesso del suo continuo 'mettere in mostra' la sua bravura. Nel libro che ho letto io questa cosa non l'ho notata più di tanto..
    Di solito comunque anch'io non sopporto chi usa terminologie assurde e termini caduti ormai in disuso: abbiamo capito che sei colto e bravo, ma che palle!
     
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  7. la_biri
     
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    CITAZIONE (La.Claire @ 27/6/2013, 18:13) 
    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 17:49) 
    io trovo irritanti le descrizioni inutili
    quando ho letto "uomini che odiano le donne" e cmq tutta la trilogia di larsson, ho trovato descrizioni del tipo
    "... entra nel capanno e trova, un tavolo, due sedie, quattro chiodi, tre cacciaviti, un martello, 45 viti..."
    per poi leggere
    "... lei lo chiamò dicendogli che il vecchio stava male, lui disse che era dispiaciuto e riattaccò"
    ste cose mi irritano molto
    come quando devi imparare per forza tutti i nomi delle strade di montecarlo (io uccido di faletti)
    o quando ti impari tutte le lavorazioni dell'acciaio (acciaio della avallone)

    Quoto sulle descrizioni inutili: solitamente le salto!
    Non sopporto innanzitutto quando i libri vengono tradotti male: mi è capitato di leggerne alcuni i cui periodi mi facevano chiedere "ma si dice davvero così? E' Italiano corretto?".. E spesso puoi accorgerti che hanno tradotto alla lettera :bah:
    Non sopporto nemmeno i libri con i nomi confusionari o con troppi personaggi. Tendo a dimenticare i nomi e ogni tanto mi tocca ritornare indietro per capire di chi si parla. Per questo motivo ho dovuto escludere dal leggere 100 anni di solitudine, mi hanno detto che con i nomi si fa troppa confusione, un libro non deve confondermi troppo!! :unsure:

    Killer, la cosa di Baricco l'ho sentita dire molto, io ho letto Questa Storia e non mi è sembrato malaccio, chi ha letto gli altri libri però si è lamentato spesso del suo continuo 'mettere in mostra' la sua bravura. Nel libro che ho letto io questa cosa non l'ho notata più di tanto..
    Di solito comunque anch'io non sopporto chi usa terminologie assurde e termini caduti ormai in disuso: abbiamo capito che sei colto e bravo, ma che palle!

    molti libri secondo me sono tradotti malissimo
    la trilogia di larsson l'ho letta trattenendomi dal segnare gli errori
    congiuntivi persi, frasi che iniziano in un tempo e finiscono in un altro
    questo per me vuol dire che il traduttore saprà lo svedese ma nn sa l'italiano...
    traduttore e chi, presumibilmente, ha riletto poi il libro

    la cosa dei tanti personaggi confonde anche me, ma se il libro mi piace vado avanti
    i nomi li imparerò e se nn li imparo pazienza

    mai letto baricco, nn so perchè, ma i libri di 50 pagine nn mi attraggono
    durano troppo poco

    Edited by la_biri - 27/6/2013, 18:28
     
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  8. Illusive Man
     
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    Le descrizioni inutili hanno una parola ben precisa che le definisce: Tolkien.
     
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  9. la_biri
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 27/6/2013, 18:23) 
    Le descrizioni inutili hanno una parola ben precisa che le definisce: Tolkien.

    mai letto tolkien :sti:
     
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  10. Illusive Man
     
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    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 18:33) 
    CITAZIONE (Illusive Man @ 27/6/2013, 18:23) 
    Le descrizioni inutili hanno una parola ben precisa che le definisce: Tolkien.

    mai letto tolkien :sti:

    A quest'ora saresti un'esperta di botanica fantasy, conosceresti ogni singola venatura di ogni singola foglia di ogni singolo albero di ogni singolo bosco del mondo creato da lui.
     
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  11. la_biri
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 27/6/2013, 18:35) 
    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 18:33) 
    mai letto tolkien :sti:

    A quest'ora saresti un'esperta di botanica fantasy, conosceresti ogni singola venatura di ogni singola foglia di ogni singolo albero di ogni singolo bosco del mondo creato da lui.

    :lol: :lol: :lol: nn lo leggerò mai :lol: :lol: :lol: anche perchè cmq il fantasy nn mi piace
     
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  12. Illusive Man
     
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    Io comunque nei libri, ma in generale in ogni tipo di racconto o storia, poco sopporto quando l'autore non ha ben in mente sin dall'inizio il finale del suo libro o ancor peggio della sua saga.

    E finisce sempre e puntualmente con un delirio a caso che non c'entra niente o ancor peggio con il deus ex machina di turno.
     
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  13. la_biri
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 27/6/2013, 18:39) 
    Io comunque nei libri, ma in generale in ogni tipo di racconto o storia, poco sopporto quando l'autore non ha ben in mente sin dall'inizio il finale del suo libro o ancor peggio della sua saga.

    E finisce sempre e puntualmente con un delirio a caso che non c'entra niente o ancor peggio con il deus ex machina di turno.

    secondo me, questo capita quando si parte da un'idea e poi
    visto che vende, si va avanti e avanti
    e si perde del tutto di vista il punto da cui si era partiti
    alla fine lo scrittore si scoccia e tronca in una maniera, solitamente, pietosa

    è per questo che nn seguo le saghe, nn finiscono mai
     
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  14. Illusive Man
     
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    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 18:42) 
    CITAZIONE (Illusive Man @ 27/6/2013, 18:39) 
    Io comunque nei libri, ma in generale in ogni tipo di racconto o storia, poco sopporto quando l'autore non ha ben in mente sin dall'inizio il finale del suo libro o ancor peggio della sua saga.

    E finisce sempre e puntualmente con un delirio a caso che non c'entra niente o ancor peggio con il deus ex machina di turno.

    secondo me, questo capita quando si parte da un'idea e poi
    visto che vende, si va avanti e avanti
    e si perde del tutto di vista il punto da cui si era partiti
    alla fine lo scrittore si scoccia e tronca in una maniera, solitamente, pietosa

    è per questo che nn seguo le saghe, nn finiscono mai

    Sì le saghe infatti ci casco sempre, ma fanculo me ne pento ogni volta.

    Però anche in un libro ubico, secondo me il finale è un punto cruciale del racconto, puoi aver fatto tutto alla perfezione, ma se non hai il finale, non ti verrà per magia il finale giusto, è difficile che i pezzi combacino tutti in un solo punto, quindi tanto vale stabilire già il punto e mentre scrivi adattare il racconto perché alla fine tutto torni a quel punto.
     
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  15. la_biri
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 27/6/2013, 18:48) 
    CITAZIONE (la_biri @ 27/6/2013, 18:42) 
    secondo me, questo capita quando si parte da un'idea e poi
    visto che vende, si va avanti e avanti
    e si perde del tutto di vista il punto da cui si era partiti
    alla fine lo scrittore si scoccia e tronca in una maniera, solitamente, pietosa

    è per questo che nn seguo le saghe, nn finiscono mai

    Sì le saghe infatti ci casco sempre, ma fanculo me ne pento ogni volta.

    Però anche in un libro ubico, secondo me il finale è un punto cruciale del racconto, puoi aver fatto tutto alla perfezione, ma se non hai il finale, non ti verrà per magia il finale giusto, è difficile che i pezzi combacino tutti in un solo punto, quindi tanto vale stabilire già il punto e mentre scrivi adattare il racconto perché alla fine tutto torni a quel punto.

    ci sono libri che hanno il cosiddetto finale a buco di cu*
    però sono quelli che di solito hanno poi il continuo
    quelli che hanno una fine, solitamente quando vengono scritti
    vengono scritti con un criterio e con una fine ben in testa allo scrittore
    tanto che spesso la fine si può anche intuire leggendo
     
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