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Stanno volutamente distruggendo in ogni modo i generi alimentari e chi li produce? Le coincidenze sono troppe per considerarle ancora tali...
https://scenarieconomici.it/mangiare-inset...-le-pericolose/
La UE ha, in più tornate, cercato di incentivare il consumo di insetti come forma alternativa alla cerne per assumere le proteine necessarie alla dieta umana, con la scusa che questo tipo di alimento sarebbe ambientalmente meno impattante, affermazione tutta da provare. Il regolamento (UE) 2015/2238 ha permesso l’edibilità di una serie di insetti, comprese le cavallette e i grilli. Con questo la Commissione cerca di convincere le persone che mangiare insetti sia sano e cercano di renderli attraenti chiamandoli “cibi novità”:
Eating insects is safe.
Novel Food can only be authorised if it does not pose any risk to human health. It must undergo a scientific assessment prior to authorisation to ensure its safety. 👇
— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) August 12, 2022
Ci chiediamo quanto stiano investendo certe multinazionali in lobbisti per ottenere questo tipo di comunicazione. Però queste affermazioni sulla sicurezza alimentare degli insetti sono vere?
Probabilmente NO. Un paper pubblicato nel 2019 da Remigiusz Gałęcki e Rajmund Sokół analizzando le cariche parassitarie dei potenziali insetti edibili metteva in evidenza la possibilità di trasmettere delle patologie molto rilevanti sia all’uomo sia agli animali.
Le specie prese in esame nel paper sono quelle più utilizzate e previste a livello alimentare: i vermi degli alimenti (Tenebrio molitor), i grilli domestici (Acheta domesticus), gli scarafaggi (Blattodea) e le locuste migratorie (Locusta migrans).La ricerca ha valutato la presenza di patologie trasmissibili agli insetti, quindi pericolose per il loro allevamento, agli animali e all’uomo.
Lo scopo di questo studio era quello di identificare e valutare le forme di sviluppo dei parassiti che colonizzano gli insetti commestibili negli allevamenti domestici e nei negozi di animali in Europa centrale e di determinare il potenziale rischio di infezioni parassitarie per l’uomo e gli animali. Il materiale sperimentale comprendeva campioni di insetti vivi (immagini) provenienti da 300 allevamenti domestici e negozi di animali, tra cui 75 allevamenti di vermi da pasto, 75 allevamenti di grilli domestici, 75 allevamenti di blatte sibilanti del Madagascar e 75 allevamenti di locuste migranti.
I risultati sono impressionanti: i parassiti sono stati rilevati in 244 (81,33%) dei 300 (100%) allevamenti di insetti esaminati. In 206 (68,67%) dei casi, i parassiti identificati erano patogeni solo per gli insetti; in 106 (35,33%) casi, i parassiti erano potenzialmente parassitari per gli animali; e in 91 (30,33%) casi, i parassiti erano potenzialmente patogeni per l’uomo. Quindi gli insetti commestibili sono un serbatoio sottovalutato di parassiti umani e animali. L’esame parassitologico condotto suggerisce che gli insetti commestibili possono essere il più importante vettore di parassiti per gli animali insettivori domestici e in generale per i vertebrati.
Questo richiederebbe un monitoraggio constante degli allevamenti, probabilmente l’uso di antiparassitari per evitare che questi vengano spazzati via dai parassiti. Quindi, alla fine c’è un probabilità elevata che l’uomo o rischi di assumere dei parassiti oppure rischi di mangiarsi dei pericolosi antiparassitari, ma la Commissione dice comunque che gli insetti sono sicuri. Chi siamo noi per contraddirla? Quindi mangiatevi i bacarozzi.
=========Ovviamente come nei vaccini che non erano ne' sicuri ne' efficaci, ci stanno prendendo tutti di nuovo per il culo?=======
www.focus.it/scienza/salute/insett...i-per-la-salute
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SOSTANZE ANTINUTRITIVE E TOSSICHE. Tanto per cominciare, gli insetti potrebbero contenere alcuni antinutrienti, cioè composti che si formano con processi di degradatazione, conservazione, cottura ecc., presenti in vegetali e animali, che impediscono o rendono più difficile l'assorbimento dei nutrimenti: tra questi, il più diffuso negli insetti è la chitina, principale componente dell'esoscheletro degli artropodi, che ha un effetto negativo sulla digeribilità e l'impiego delle proteine. Altri esempi di sostanze antinutrienti sono i fitati e gli ossalati, che riducono l'assorbimento di minerali come il calcio, lo zinco, il manganese, il ferro e il magnesio.
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Esistono poi anche due categorie di insetti tossici: i fanerotossici, le cui tossine vengono attivate nel tratto gastrointestinale e la cui pericolosità per l'uomo è limitata a possibili danni provocati durante il passaggio dalla bocca all'esofago; e i criptotossici, portatori di sostanze tossiche per l'uomo. Tra questi vi sono ad esempio alcuni scarafaggi che contengono testosterone, e il cui consumo prolungato nel tempo può provocare, tra gli altri, problemi di fertilità e cancro al fegato.
BATTERI. Come i pesci, anche gli insetti possono essere contaminati da alcuni patogeni come la salmonella, l'E. coli o il Campylobacter. La soluzione in questo caso è piuttosto semplice e consiste nella cottura: le alte temperature eliminano, o comunque riducono sostanzialmente, la presenza di microorganismi patogeni.
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PARASSITI. A volte poi gli insetti ospitano parassiti: è il caso, ad esempio, di mosche e scarafaggi, nei quali sono stati ritrovati diversi tipi di protozoi e vermi parassiti in varie fasi di sviluppo. Anche in questo caso, basta congelare gli insetti per eliminare il rischio contaminazione, poiché le basse temperature uccidono i parassiti pluricellulari.
SOSTANZE CHIMICHE CONTAMINANTI. C'è poi anche la contaminazione chimica, uno dei rischi maggiori collegati al consumo di insetti, principalmente quelli selvatici: nel 2007, ad esempio, diversi bambini e donne incinte della comunità di Monterrey (California) si intossicarono mangiando cavallette importate dal Messico che presentavano alti livelli di piombo. Tra le sostanze che si trovano frequentemente negli insetti vi sono alcuni metalli pesanti (come piombo, appunto, rame e cadmio) e pesticidi.
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ALLERGIE. Un ultimo rischio è quello relativo alle allergie, un tema ancora poco studiato: la sintomatologia associata al consumo di insetti è varia, e va dal semplice prurito allo shock anafilattico. Probabilmente però, sostengono gli esperti, è sufficiente che gli insetti vengano correttamente processati per ridurne la potenzialità allergenica.
Insomma, non sembra esistano grossi impedimenti sanitari al consumo di insetti, ma bisogna prestare particolare attenzione all'elaborazione e alla conservazione (come già facciamo con carne e pesce) di questi novel food. Per ora, l'ostacolo più grande da superare in Occidente è quello normativo, oltre a una certa naturale repulsione che noi occidentali abbiamo verso questi cibi esotici: ad oggi, l'Europa ha autorizzato il consumo di solo tre tipi di insetti – le tarme della farina, le locuste migratorie e i grilli domestici.
Davvero pensate che questa sotto sia solo satira?
17 giugno 2022 Chiara Guzzonato
E' piu' facile andare col branco perche' essere in tanti che credono alla stessa cosa ci include sicurezza? Il bestiame umano non e' differente da altro tipo di bestiame e pensate che i pastori amino le loro pecore o sono interessati ad arricchirsi con il loro latte, lana carne mostrandogli bei pascoli di erbetta da mangiare e facendole sentire sicure dall'attacco dei lupi?
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