il Pianto di Decaro

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    Il sindaco di Bari Decaro contro Piantedosi: «Se ci sono sospetti sul Comune, rinuncio alla scorta»


    Il ministro dell’Interno invia una commissione di accesso per verificare le accuse di voto di scambio. Ma il primo cittadino non ci sta: «Non posso essere sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune»


    «Se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari io rinuncio alla scorta. Sono sotto scorta da nove anni, torno a vivere. Non posso essere sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune». Il sindaco di Bari Antonio Decaro replica così all’iniziativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di nominare una commissione di accesso finalizzata a verificare un’ipotesi di scioglimento del comune di Bari. Si tratta di un organismo ministeriale che avrà il compito di accertare presunte infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale della città pugliese e in altre aziende municipalizzate.

    La decisione arriva dopo l’arresto di 130 persone nell’ambito di un’inchiesta dell’Antimafia barese su un presunto intreccio mafia-politica, con ipotesi di voto di scambio, alle elezioni comunali del 2019.

    Già nella serata di ieri, il primo cittadino si era sfogato sui social, definendolo un «atto gravissimo».

    Ed è ora tornato sulla vicenda, mentre la maggioranza e il centrodestra provano a smorzare la polemica politica parlando di «atto dovuto».

    Con la voce rotta dal pianto Decaro spiega di aver «tolto il territorio» alla criminalità.

    Ripercorre episodi nei quali ha accompagnato persone comuni a denunciare contro i clan e richiama processi nei quali il comune si è costituito parte civile, in particolare, contro gli esponenti del clan Parisi: «A Bari la mafia ci sta, ci sono 14 clan, ma li devi guardare in faccia, li devi sfidare, non ti devi girare dall’altro lato».( infatti ti sei girato se no ti avevano già ammazzato )

    E poi si rivolge al governo Meloni. «Non mi meraviglio più di niente», ha detto il sindaco, «come Savastano in Gomorra alcuni di loro hanno scritto andiamo a riprenderci la città. ( da querelare x offese a funzionari dello Stato)

    Ma la città è dei baresi, non è di nessuno, cosa volete riprendervi?». ( Bari è Italia non è dei Baresi )

    Poi aggiunge: «Adesso mi rimetto la fascia perché io sono un uomo delle istituzioni e aspetterò con serenità la commissione d’accesso cui daremo tutto il supporto. (scenata finita al fine consensi è un Eroe di Sinistra)

    Bari è una città che resiste alla criminalità organizzata. Dobbiamo essere orgogliosi dei baresi per bene che sono molti di più dei criminali».

    Gli ha fatto sentire la sua vicinanza il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenendo dall’inaugurazione del Mam (Mediterranean areospace matching) a Grottaglie: «Ora il sindaco Decaro è in pericolo. Se qualcuno gli dà l’impressione che il ministro dell’Interno, anziché difenderlo per le attività antimafia, lo inquisisce perché teme che ci sia qualcosa che non va per quello che ha fatto, lo si indebolisce. I mafiosi sono rapidissimi nel capire le cose».

    """" lo inquisisce perché teme che ci sia qualcosa che non va per quello che ha fatto, lo si indebolisce. I mafiosi sono rapidissimi nel capire le cose».""

    ma una commissione di accesso x controlli che è inquisire ?

    è come la storia del Portinaio più bravo del Mondo che però faceva entrare i ladri

    Se tieni la coscienza pulita dovresti essere fiero di dimostrare alla Commissione che è tutto pulito


    Decaro Show


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    qualcuno direbbe giustizia ministeriale ad orologeria dato che mancano poche settimane al voto :asd:
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 20/3/2024, 18:11) 
    qualcuno direbbe giustizia ministeriale ad orologeria dato che mancano poche settimane al voto :asd:

    se lo stato non se ne occupa è perchè non se ne occupa

    se lo stato va a vedere e se ne occupa non va bene lo stesso

    che cazzo è una Repubblica a parte la Puglia ?

    Ci sono cose non chiare e si va a vedere con una Commissione

    Lui stesso ha detto che ci sono 10 clan mafiosi ed è 9 anni che viaggia sotto scorta

    Lo Stato viene a vedere e se è il caso ti da una mano

    che hai la coda di paglia ?

    Male non fare paura non avere diceva la mia Mamma
     
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    Perché si parla di sciogliere il comune di Bari
    Dopo una serie di arresti compiuti lo scorso febbraio, il ministro dell'Interno ha chiesto di verificare eventuali infiltrazioni mafiose: per il sindaco Antonio Decaro è una decisione politica


    Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha avviato la procedura per valutare lo scioglimento del comune di Bari per mafia. L’ha fatto sapere la sera di martedì 19 marzo il sindaco Antonio Decaro, del Partito Democratico, spiegando su Facebook di aver ricevuto la comunicazione direttamente da Piantedosi. Il prossimo 8 e 9 giugno a Bari sono in programma le elezioni amministrative, ma se si dovesse arrivare alla nomina di un commissario potrebbero slittare anche di 18 mesi.

    La decisione di Piantedosi è legata a una serie di arresti fatti a fine febbraio dopo che la polizia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale, aveva eseguito due diverse ordinanze di custodia cautelare e sequestri per associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione di armi da sparo, commercio di droga e turbativa d’asta nei confronti di 130 persone. Le indagini ipotizzavano un’ingerenza elettorale politico-mafiosa nelle elezioni comunali del 26 maggio del 2019. Tra gli arrestati c’erano anche l’avvocato Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, e la moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di una lista civica inizialmente eletta dall’opposizione e poi passata alla maggioranza.

    Come spiega La Stampa, il 27 febbraio, cioè il giorno dopo l’intervento deciso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, un gruppo di parlamentari pugliesi aveva chiesto un incontro con Piantedosi. All’incontro avevano partecipato anche il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Sanità Marcello Gemmato, il senatore Filippo Melchiorre e altri tre parlamentari, tutti legati ai partiti dell’attuale maggioranza di governo di destra e tutti eletti in Puglia. La Commissione parlamentare Antimafia, guidata da Chiara Colosimo, di Fratelli d’Italia, aveva a sua volta aperto un fascicolo.

    Ora il ministro Piantedosi ha detto a Decaro di aver chiesto al prefetto di Bari Francesco Russo di nominare una “commissione di accesso”, che è il primo passo per arrivare allo scioglimento del comune per mafia. La commissione dovrà fare una serie di accertamenti e riferirne gli esiti al ministro che deciderà di conseguenza se procedere o meno con la proposta di scioglimento e la conseguente nomina di un commissario.

    Secondo Antonio Decaro la decisione di Piantedosi è politica, è cioè il risultato di una pressione esercitata sul governo dal centrodestra pugliese in vista delle elezioni che il centrodestra a Bari «perde da vent’anni consecutivamente». Per Decaro «oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari. L’atto come un meccanismo a orologeria, segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del governo, e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file del centrodestra».

    Decaro ha anche fatto sapere che negli scorsi giorni al prefetto di Bari sono stati consegnati 23 fascicoli contenenti le attività svolte dal comune contro la criminalità organizzata negli ultimi anni. E ha aggiunto: «È evidente, vista la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della commissione, che nessuno si è curato di leggere quelle carte».

    Nelle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno il sindaco uscente di centrosinistra Antonio Decaro, che è anche presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dopo due mandati non potrà più ricandidarsi.( il Post)




    """""La decisione di Piantedosi è legata a una serie di arresti fatti a fine febbraio dopo che la polizia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale, aveva eseguito due diverse ordinanze di custodia cautelare e sequestri per associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione di armi da sparo, commercio di droga e turbativa d’asta nei confronti di 130 persone. Le indagini ipotizzavano un’ingerenza elettorale politico-mafiosa nelle elezioni comunali del 26 maggio del 2019. Tra gli arrestati c’erano anche l’avvocato Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, e la moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di una lista civica inizialmente eletta dall’opposizione e poi passata alla maggioranza""""""""

    che è non si va a vedere ?


    """"Come spiega La Stampa, il 27 febbraio, cioè il giorno dopo l’intervento deciso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, un gruppo di parlamentari pugliesi aveva chiesto un incontro con Piantedosi. All’incontro avevano partecipato anche il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Sanità Marcello Gemmato, il senatore Filippo Melchiorre e altri tre parlamentari, tutti legati ai partiti dell’attuale maggioranza di governo di destra e tutti eletti in Puglia. La Commissione parlamentare Antimafia, guidata da Chiara Colosimo, di Fratelli d’Italia, aveva a sua volta aperto un fascicolo."""""

    è stato aperto un fascicolo , se si va li' è perchè le cose non vanno bene


    """"""Ora il ministro Piantedosi ha detto a Decaro di aver chiesto al prefetto di Bari Francesco Russo di nominare una “commissione di accesso”, che è il primo passo per arrivare allo scioglimento del comune per mafia. La commissione dovrà fare una serie di accertamenti e riferirne gli esiti al ministro che deciderà di conseguenza se procedere o meno con la proposta di scioglimento e la conseguente nomina di un commissario.""""

    riferirne gli esiti , se tutto va bene non si scioglie niente


    """"""""""""Nelle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno il sindaco uscente di centrosinistra Antonio Decaro, che è anche presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dopo due mandati non potrà più ricandidarsi."""""

    se è bravo non penso possa fare solo il Sindaco

    Può fare anche qualche cosa d'altro
     
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    Il centrodestra che accusa un comune di infiltrazioni mafiose e illegalità è come il bue che dà del cornuto all'asino.
     
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    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 20/3/2024, 21:22) 
    Il centrodestra che accusa un comune di infiltrazioni mafiose e illegalità è come il bue che dà del cornuto all'asino.

    Ma piú che per questioni di "destra" o "sinistra" che, ripeto, non esistono realmente, è che questi sono e rappresentano il peggio del peggio dell'Italia.
     
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    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 20/3/2024, 21:22) 
    Il centrodestra che accusa un comune di infiltrazioni mafiose e illegalità è come il bue che dà del cornuto all'asino.

    ma tu sembri intelligente ma non capisci un cazzo

    non è che co 4 vocaboli sei intelligente

    tu ignori e sei un destabilizzatore come Travaglio

    dove è l'accusa del Centro destra mezzo svizzero varesotto del cazzo ?

    da quelle parti li' si aggirano solo rimbabiti
     
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    CITAZIONE (Stewie © @ 20/3/2024, 21:38) 
    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 20/3/2024, 21:22) 
    Il centrodestra che accusa un comune di infiltrazioni mafiose e illegalità è come il bue che dà del cornuto all'asino.

    Ma piú che per questioni di "destra" o "sinistra" che, ripeto, non esistono realmente, è che questi sono e rappresentano il peggio del peggio dell'Italia.

    Vai te a Comandare

    a te ti rode che è sparito il reddito

    se no non te ne fregava un cazzo :hh:
     
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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 20/3/2024, 22:00) 
    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 20/3/2024, 21:22) 
    Il centrodestra che accusa un comune di infiltrazioni mafiose e illegalità è come il bue che dà del cornuto all'asino.

    ma tu sembri intelligente ma non capisci un cazzo

    non è che co 4 vocaboli sei intelligente

    tu ignori e sei un destabilizzatore come Travaglio

    dove è l'accusa del Centro destra mezzo svizzero varesotto del cazzo ?

    da quelle parti li' si aggirano solo rimbabiti

    Se parte la procedura per controlli e forse scioglimento significa che alla base c'è l'idea che è un comune con infiltrazioni pesanti mafiose.

    Capisco eccome che qui ci sono dei militanti che devono difendere la loro parte politica. E' che a me fa ridere che un governo che basa molti provvedimenti sull'illegalità vada a fare le pulci a un comune mafioso.
    Poi come al solito vedo sempre frasi a sfondo razzista quando si parla di sud.
     
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    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 20/3/2024, 22:15) 
    CITAZIONE (guglielmohostel @ 20/3/2024, 22:00) 
    ma tu sembri intelligente ma non capisci un cazzo

    non è che co 4 vocaboli sei intelligente

    tu ignori e sei un destabilizzatore come Travaglio

    dove è l'accusa del Centro destra mezzo svizzero varesotto del cazzo ?

    da quelle parti li' si aggirano solo rimbabiti

    Se parte la procedura per controlli e forse scioglimento significa che alla base c'è l'idea che è un comune con infiltrazioni pesanti mafiose.

    Capisco eccome che qui ci sono dei militanti che devono difendere la loro parte politica. E' che a me fa ridere che un governo che basa molti provvedimenti sull'illegalità vada a fare le pulci a un comune mafioso.
    Poi come al solito vedo sempre frasi a sfondo razzista quando si parla di sud.

    mi scuso x il pesante Sou , ma tu riesci a far girare i coglioni

    Trattasi Commissione non c'è indagati non ci sono accuse non ci sono sospetti non c'è un cazzo

    a Decaro un De Luca 2 gli gira il cazzo che si va li a vedere nella sua Bari

    Poi quando succede qualcosa " lo Stato ci ha abbandonati " e ora di finirla con stà manfrina

    Nordio


    Negli anni '90 prese parte all'inchiesta Mani Pulite, dirigendo le indagini a Venezia e facendo finire sotto processo il ministro democristiano Carlo Bernini e quello socialista Gianni De Michelis. Fu molto polemico con il pool di Milano, che accusava di essere mosso da intenti politici.

    un occhiata a Bari in Puglia non si può dare ?

    magari Briganti non ce ne sono , ma una occhiata è giusta darla se non sei un Pool del cazzo

    Si parla sempre di Stato Nord e Sud Uniti , se poi adesso vogliamo parlare del Feudo di Bari non si parla più di Stato
     
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    credo 1 mesetto fa a fare da apripista fu l arresto x altre questioni di uno dei 2 mammasantisssima, tale E Palermiti( andatevi a guardare la foto su google immagini :fac: :asd: :asd: :asd: )...
    anzi m hanno detto che settimane fa sono stati al rione japigia quelli di fuori dal coro e hanno beccato in un bar il fratello...

    in pratica non appena l ambiente s è scaldato e il giornalista rischiava come minimo calcinculo, è stato lui a fare da paciere offrendogli il caffè , che a Bari sta la paaaaaaac( regna la pace) :asd: ...ma mo vattinn a cast giovanott ( torna a casa compare) :hahah:


    dopo gg oltre 130 arresti , tra delinquenti incalliti e tanti già detenuti ma anche molti colletti bianchi come avvocati e politici...


    1 settimana fa altri 50 e passa arresti x droga e tutto quanto...

    ve la dico io la 1a dichiarazione del caro sindaco , che infatti non vuole fare nessuno stando lui da più legislature: non mi ero accorto di nulla... :plam: :head2: :hahah: :hahah: :hahah:



    e t cred...tanto x cominciare vivi a Torre a Mare, frazione bene a sud della città, in pratica la casal palocco di bari tutta ville , mare e serenità...


    in questi anni nella stessa regione hanno sciolto altri consigli comunali x mafia ma x molto e molto meno!


    compresa Foggia dove l ex sindaco Landella era gran brava persona ma putacaso di centrodx...


    hanno appurato a seguito di questi arresti la chiara commistione di Palazzo, affari, voto di scambio( persino gli Ultras gruppo bulldog e un altro che nn ricordo avevano collaborato) , azienda municipalizzata dove assumevano dietro suggerimento dei pregiudicati e una marea di altre faccende...

    e sto signorino fa ancora la vittima ????!!


    ma io già per lo sputtanamento sarei scappato in bangladesh e questo parla ancora e non ne sapeva niente...
    uuuuuuuuuh ce pccat :bab:




    CITAZIONE (guglielmohostel @ 20/3/2024, 15:54) 
    Il sindaco di Bari Decaro contro Piantedosi: «Se ci sono sospetti sul Comune, rinuncio alla scorta»


    Il ministro dell’Interno invia una commissione di accesso per verificare le accuse di voto di scambio. Ma il primo cittadino non ci sta: «Non posso essere sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune»


    «Se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari io rinuncio alla scorta. Sono sotto scorta da nove anni, torno a vivere. Non posso essere sindaco antimafia e avere la commissione di accesso in comune». Il sindaco di Bari Antonio Decaro replica così all’iniziativa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di nominare una commissione di accesso finalizzata a verificare un’ipotesi di scioglimento del comune di Bari. Si tratta di un organismo ministeriale che avrà il compito di accertare presunte infiltrazioni mafiose nel consiglio comunale della città pugliese e in altre aziende municipalizzate.

    La decisione arriva dopo l’arresto di 130 persone nell’ambito di un’inchiesta dell’Antimafia barese su un presunto intreccio mafia-politica, con ipotesi di voto di scambio, alle elezioni comunali del 2019.

    Già nella serata di ieri, il primo cittadino si era sfogato sui social, definendolo un «atto gravissimo».

    Ed è ora tornato sulla vicenda, mentre la maggioranza e il centrodestra provano a smorzare la polemica politica parlando di «atto dovuto».

    Con la voce rotta dal pianto Decaro spiega di aver «tolto il territorio» alla criminalità.

    Ripercorre episodi nei quali ha accompagnato persone comuni a denunciare contro i clan e richiama processi nei quali il comune si è costituito parte civile, in particolare, contro gli esponenti del clan Parisi: «A Bari la mafia ci sta, ci sono 14 clan, ma li devi guardare in faccia, li devi sfidare, non ti devi girare dall’altro lato».( infatti ti sei girato se no ti avevano già ammazzato )

    E poi si rivolge al governo Meloni. «Non mi meraviglio più di niente», ha detto il sindaco, «come Savastano in Gomorra alcuni di loro hanno scritto andiamo a riprenderci la città. ( da querelare x offese a funzionari dello Stato)

    Ma la città è dei baresi, non è di nessuno, cosa volete riprendervi?». ( Bari è Italia non è dei Baresi )

    Poi aggiunge: «Adesso mi rimetto la fascia perché io sono un uomo delle istituzioni e aspetterò con serenità la commissione d’accesso cui daremo tutto il supporto. (scenata finita al fine consensi è un Eroe di Sinistra)

    Bari è una città che resiste alla criminalità organizzata. Dobbiamo essere orgogliosi dei baresi per bene che sono molti di più dei criminali».

    Gli ha fatto sentire la sua vicinanza il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenendo dall’inaugurazione del Mam (Mediterranean areospace matching) a Grottaglie: «Ora il sindaco Decaro è in pericolo. Se qualcuno gli dà l’impressione che il ministro dell’Interno, anziché difenderlo per le attività antimafia, lo inquisisce perché teme che ci sia qualcosa che non va per quello che ha fatto, lo si indebolisce. I mafiosi sono rapidissimi nel capire le cose».

    """" lo inquisisce perché teme che ci sia qualcosa che non va per quello che ha fatto, lo si indebolisce. I mafiosi sono rapidissimi nel capire le cose».""

    ma una commissione di accesso x controlli che è inquisire ?

    è come la storia del Portinaio più bravo del Mondo che però faceva entrare i ladri

    Se tieni la coscienza pulita dovresti essere fiero di dimostrare alla Commissione che è tutto pulito


    Decaro Show


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    eccerto s era abituato sta capa quadrata...


    tipo durante il covid con tanto di telecamere e vigili al seguito a fare il sindaco sceriffo per i giardini e cacciare a destra e a manca...

    ma vai vai che pure un ragazzino di 12 anni ti metterebbe le mani addosso, piscialetto e figlio di papà...

    ecco chi è il sindaco di Bari
     
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    Cosa sta succedendo a Bari: l'indagine per infiltrazioni mafiose
    La decisione del governo deriva da un'indagine della Direzione distrettuale antimafia sui presunti legami tra criminalità organizzata ed esponenti della politica che avrebbero portato a un voto di scambio alle ultime elezioni comunali, del 2019. Ci sarebbero infiltrazioni mafiose anche nell'azienda municipalizzata Amtab, che si occupa di trasporto urbano ed è stata messa in amministrazione giudiziaria. Il 26 febbraio 130 persone sono state aggiunte al registro degli indagati e diverse hanno ricevuto misure cautelari.

    Il procuratore di Bari Roberto Rossi aveva già chiarito che si parlava di una "attività di condizionamento elettorale parziale e circoscritta", su cui "l'amministrazione ha saputo rispondere", e in cui non c'era "nessun coinvolgimento del sindaco Decaro". Le figure più rilevanti sul piano politico sono la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso (eletta con il centrodestra nel 2019, e più tardi passata al centrosinistra) e suo marito Giacomo Oliveri, ex consigliere regionale. La prima si trova ai domiciliari, il secondo in carcere in via cautelare.

    Secondo gli inquirenti, Olivieri avrebbe promosso accordi con clan mafiosi per portare all'elezione della moglie. C'è poi un altro caso, separato. A ottobre 2022 Francesca Ferri, altra consigliera comunale eletta sempre con il centrodestra (nella stessa lista di Lorusso, "Di Rella sindaco"), era stata arrestata. Attualmente è a processo per presunto voto di scambio.
     
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    CITAZIONE (guglielmohostel @ 20/3/2024, 23:02) 
    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 20/3/2024, 22:15) 
    Se parte la procedura per controlli e forse scioglimento significa che alla base c'è l'idea che è un comune con infiltrazioni pesanti mafiose.

    Capisco eccome che qui ci sono dei militanti che devono difendere la loro parte politica. E' che a me fa ridere che un governo che basa molti provvedimenti sull'illegalità vada a fare le pulci a un comune mafioso.
    Poi come al solito vedo sempre frasi a sfondo razzista quando si parla di sud.

    mi scuso x il pesante Sou , ma tu riesci a far girare i coglioni

    Trattasi Commissione non c'è indagati non ci sono accuse non ci sono sospetti non c'è un cazzo

    a Decaro un De Luca 2 gli gira il cazzo che si va li a vedere nella sua Bari

    Poi quando succede qualcosa " lo Stato ci ha abbandonati " e ora di finirla con stà manfrina

    Nordio


    Negli anni '90 prese parte all'inchiesta Mani Pulite, dirigendo le indagini a Venezia e facendo finire sotto processo il ministro democristiano Carlo Bernini e quello socialista Gianni De Michelis. Fu molto polemico con il pool di Milano, che accusava di essere mosso da intenti politici.

    un occhiata a Bari in Puglia non si può dare ?

    magari Briganti non ce ne sono , ma una occhiata è giusta darla se non sei un Pool del cazzo

    Si parla sempre di Stato Nord e Sud Uniti , se poi adesso vogliamo parlare del Feudo di Bari non si parla più di Stato

    Il sindaco di bari è pulito e ha numerose prove di aver evitato infiltrazioni mafiose. Il governo non sta dando un'occhiata a bari ma lancia il sospetto che il sindaco sia complice di mafiosi.

    E' solo una decisione politica per tentare di danneggiare l'immagine del sindaco e vincere alle regionali in puglia.
    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 21/3/2024, 15:31) 
    Cosa sta succedendo a Bari: l'indagine per infiltrazioni mafiose
    La decisione del governo deriva da un'indagine della Direzione distrettuale antimafia sui presunti legami tra criminalità organizzata ed esponenti della politica che avrebbero portato a un voto di scambio alle ultime elezioni comunali, del 2019. Ci sarebbero infiltrazioni mafiose anche nell'azienda municipalizzata Amtab, che si occupa di trasporto urbano ed è stata messa in amministrazione giudiziaria. Il 26 febbraio 130 persone sono state aggiunte al registro degli indagati e diverse hanno ricevuto misure cautelari.

    Il procuratore di Bari Roberto Rossi aveva già chiarito che si parlava di una "attività di condizionamento elettorale parziale e circoscritta", su cui "l'amministrazione ha saputo rispondere", e in cui non c'era "nessun coinvolgimento del sindaco Decaro". Le figure più rilevanti sul piano politico sono la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso (eletta con il centrodestra nel 2019, e più tardi passata al centrosinistra) e suo marito Giacomo Oliveri, ex consigliere regionale. La prima si trova ai domiciliari, il secondo in carcere in via cautelare.

    Secondo gli inquirenti, Olivieri avrebbe promosso accordi con clan mafiosi per portare all'elezione della moglie. C'è poi un altro caso, separato. A ottobre 2022 Francesca Ferri, altra consigliera comunale eletta sempre con il centrodestra (nella stessa lista di Lorusso, "Di Rella sindaco"), era stata arrestata. Attualmente è a processo per presunto voto di scambio.

    Quindi secondo la magistratura il comune e il sindaco sono estranei e non c'è nessun rilevante voto di scambio tale da far commissariare il comune.
     
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    CITAZIONE (Il Maresciallo1927 @ 21/3/2024, 11:39) 
    ma io già per lo sputtanamento sarei scappato in bangladesh e questo parla ancora e non ne sapeva niente...
    uuuuuuuuuh ce pccat :bab:

    Forse sei tu a non essere informato.

    Infatti la magistratura ha già detto che non c'è nessuna rilevante infiltrazione mafiosa e condizionamento elettorale. Il fatto che bari abbia diversi clan mafiosi è un altro discorso.
    Anche milano e roma avranno clan mafiosi, ma un comune si scioglie solo se c'è una collusione rilevante tra uffici dell'amministrazione locale e mafiosi.

    Curioso poi che l'elettorato di centrodestra sia così ligio verso il rispetto della legge, quando il suo governo basa la sua politica sull'aiuto a ladri e delinquenti.
     
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    Nei giorni scorsi il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha nominato una commissione per valutare il commissariamento del comune di Bari. Il sindaco Antonio Decaro ha contestato la decisione del Viminale. E ha rivendicato il suo impegno antimafia. Durante la manifestazione di solidarietà del Partito Democratico pugliese il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha raccontato l’aneddoto di una visita a una sorella del boss Antonio Capriati all’epoca in cui Decaro era assessore. Decaro aveva ricevuto minacce per la decisione di chiudere al traffico Bari Vecchia. E così, ha raccontato il governatore, lui e l’attuale primo cittadino di Bari sono andati a fare visita a una sorella del boss Capriati per «affidare» l’assessore, cioè per proteggere la sua sicurezza. Una circostanza smentita da Decaro. Ma oggi Il Giornale e La Verità pubblicano uno scatto che lo ritrae proprio con la sorella di Capriati.


    Un anno fa
    Lo scatto, preso da Facebook, non risale però all’epoca dei fatti raccontati da Emiliano e smentiti da Decaro. È invece di un anno fa. La donna che si vede a sinistra, scrive il quotidiano di Maurizio Belpietro, si chiama Elizabeth. E ieri al Tg1 un’altra sorella di Capriati, Lina, ha smentito l’incontro descritto da Emiliano. Intervistata tra i vicoli di Bari Vecchia da Leonardo Zellino che le chiede se sia vero che l’attuale sindaco sia andato a casa sua con Emiliano, la signora ribadisce: «Mai, mai è successo, mai visto Decaro con Emiliano, quando mai è venuto Decaro qui». Dalla casa esce un’altra donna della famiglia e dice: «Noi se andiamo da Decaro manco ci accetta. Come fa a dire che questa persona ci conosce?». Quindi da una parte c’è la smentita da parte di una sorella del boss, dall’altra la foto che però non è stata pubblicata all’epoca dei fatti raccontati da Emiliano.


    La smentita della sorella
    Decaro è stato infatti assessore di Emiliano a partire dal 2004. Dopo un tentativo di correre per la Camera non andato a buon fine, è stato eletto consigliere regionale nel 2010 con più di 14 mila preferenze. «Per quanto attiene a quell’episodio in particolare, di quasi venti anni fa, Emiliano non ricorda bene. È certamente vero che lui mi diede tutto il suo sostegno, davanti alle proteste di buona parte del quartiere, quando iniziammo a chiudere Bari Vecchia alle auto, ma non sono mai andato in nessuna casa di nessuna sorella», ha detto ieri Decaro.

    «Dopo qualche diverbio con alcuni residenti, un giorno, mentre entravamo nella Cattedrale, incontrammo alcuni ragazzi in piazza, anche loro parecchio ”scettici” sulle nuove regole, che cominciarono a inveire contro di me. Michele disse loro di lasciarmi in pace perché dovevo lavorare per i bambini del quartiere. La signora in questione invece, come raccontarono le cronache dell’epoca, la incontrai per strada, molto tempo dopo la chiusura al traffico, e ci litigai perché non si rassegnava all’installazione delle fioriere che impedivano il transito delle auto», ha aggiunto.



    L’arresto di Capriati
    L’arresto di Antonio Capriati risale al 2006. Il boss, iniziato alla carriera criminale da Raffaele Cutolo, aveva messo su un clan autonomo ma con collegamenti con la Sacra Corona Unita. La sua organizzazione imponeva il pagamento del pizzo agli esercizi commerciali e trafficava in droga. Si era imposta sul clan rivale dei Striscuglio e uno dei dettagli più importanti è che all’epoca dieci donne vennero accusate di far parte dell’organizzazione: “lavoravano” nei periodi in cui i mariti erano in carcere. Proprio la moglie di Capriati teneva la cassa dell’organizzazione e coordinava le altre donne. La retata dell’epoca portò a 40 arresti e al sequestro di beni per 50 milioni di euro.



    La mimica del video
    Ieri il centrodestra ha chiesto a più riprese la convocazione di Emiliano e Decaro in Commissione Antimafia. Segnalando che durante il racconto dell’aneddoto da parte di Emiliano, come si vede dal video, Decaro sorrideva senza problemi. Questo darebbe prova della falsità della sua smentita. «Su queste cose bisogna essere assolutamente precisi. Innanzitutto è bene ricordare il contesto. C’era un magistrato antimafia appena eletto sindaco in un quartiere, come quello di Bari Vecchia, abituato da sempre al parcheggio selvaggio nella totale illegalità. Immaginatevi quali potessero essere le reazioni davanti a un giovane assessore che si permetteva di entrare nel quartiere per rivoluzionare completamente le consuetudini, a partire dalla mobilità, pedonalizzando buona parte delle strade e installando le telecamere sui varchi di accesso», ha ricordato ieri Decaro.



    mah ? Non si capisce un cazzo , li parla 2004 venti anni fa

    la foto

    antonio-decaro-foto-sorella-boss
     
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17 replies since 20/3/2024, 15:54   693 views
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