Vaccino anti-HPV

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  1. **Eleonora**
     
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    In Italia il tumore del collo dell'utero colpisce circa 3500 donne ogni anno: l’incidenza più elevata si ha attorno ai 45 anni di età, mentre è praticamente assente sotto ai 25 anni.

    Oggi l'arma migliore per contrastare questo tumore è il Pap Test (noto come "striscio"), un esame semplice e innocuo, che permette di identificare la presenza di lesioni anche piccolissime e di curarle tempestivamente prima che si trasformino in tumore.
    In diverse regioni italiane sono attivi dei programmi di prevenzione (screening) rivolti a tutte le donne di età compresa fra 25 e 64 anni: queste donne vengono invitate dalla Azienda USL a effettuare un Pap Test completamente gratuito ogni 3 anni.


    Che tipo di vaccino verrà proposto?

    Si tratta di un vaccino contro il papilloma virus (HPV). Di questo ne esistono oltre 120 diversi tipi (ceppi), ma la stragrande maggioranza non causa lesioni e tumori. Il vaccino messo in commercio è diretto contro 4 ceppi del virus: HPV 16, HPV 18, HPV 11, HPV 6. Due di questi (HPV 16 e 18) sono quelli più frequentemente correlati alle lesioni tumorali e sono responsabili da soli del 70% dei casi di tumore del collo dell'utero. Gli altri due tipi (HPV 6 e HPV 11) sono invece correlati a lesioni benigne chiamate condilomi che, sebbene fastidiose, non causano lesioni maligne.

    Come si contrae l’infezione?
    Il virus HPV si trasmette con i rapporti sessuali, completi e non: si tratta di una infezione comune e si stima che nel mondo oltre il 75% delle donne siano state infettate dal virus durante la loro vita. Nella maggioranza dei casi la donna non se ne accorge: infatti in 3 casi su 4 l'infezione è asintomatica, cioè non procura alcun disturbo e si risolve, senza bisogno di trattamento. Invece in 1 caso su 4 può provocare lesioni benigne (condilomi) oppure altre lesioni che invece, se non trattate, possono portare a tumori alla cervice uterina. Da quando si contrae l'infezione a quando si sviluppa il tumore possono passare anche 20-30 anni, per cui i tumori che colpiscono le donne di 45-50 anni sono la conseguenza di infezioni contratte in giovane età.

    Come avviene la vaccinazione?
    Il vaccino viene somministrato tramite una iniezione intramuscolare. Sono previste 3 dosi: la seconda dopo 2 mesi e la terza dopo 6 mesi dalla prima dose.

    Perché la vaccinazione è raccomandata a 12 anni, se il tumore colpisce maggiormente le donne adulte?
    Perché si tratta di un vaccino e quindi ha lo scopo di prevenire l'infezione e non di curarla.
    Deve essere somministrato prima che la persona sia stata infettata dal virus, condizione che si verifica sicuramente prima del primo rapporto sessuale. Infatti la vaccinazione ha la massima efficacia nelle donne che non sono entrate in contatto con il virus: l'effetto protettivo diminuisce notevolmente se si è già entrati in contatto con uno o più dei ceppi virali contenuti nel vaccino. Quindi per tutte le donne che hanno già avuto rapporti sessuali l'arma più efficace e sicura a disposizione per prevenire i tumori del collo dell'utero è il Pap Test.

    Qual è l'efficacia della vaccinazione?

    Gli studi realizzati fino ad oggi hanno coinvolto donne di età inferiore a 26 anni che non erano state contagiate dal virus. In queste donne la vaccinazione è efficace nel prevenire il 98% dei casi di infezione dovuta ai ceppi di HPV del vaccino e le lesioni pre-cancerose correlate, cioè quelle che possono precedere lo sviluppo del tumore. Inoltre permette di prevenire anche altre lesioni, i condilomi, non legate allo sviluppo dei tumori.
    E' fondamentale ricordare che la vaccinazione è un alleato importante per ridurre il rischio di tumore, ma da sola non basta. Il vaccino, infatti, protegge da lesioni benigne (condilomi) associate a due dei ceppi virali del vaccino (HPV 6 e 11) e previene lesioni pre-cancerose associate agli altri due ceppi del vaccino (HPV 16 e 18), che costituiscono circa il 70% dei casi. Resta, dunque, un 30% di casi che non sono protetti dalla vaccinazione e proprio per questo è estremamente importante che in futuro le donne, anche se vaccinate prima della pubertà, si sottopongano con regolarità al Pap Test ogni 3 anni.

    Posso fare il vaccino se ho più di 12 anni?
    Il vaccino può essere utile anche se si hanno più di 12 anni, ma la sua efficacia diminuisce se si è già entrati in contatto con 1 o più dei ceppi virali contenuti nel vaccino stesso. Dunque la sua efficacia è massima nelle donne che non hanno avuto rapporti sessuali.
    Le donne che hanno avuto rapporti sessuali potrebbero essere entrate in contatto con il virus senza accorgersene, dal momento che l'infezione in 3 casi su 4 non procura alcun sintomo. Quindi per queste ultime l'unica arma di provata efficacia è il Pap Test da eseguire ogni 3 anni. Attualmente il vaccino non è indicato nelle donne con più di 26 anni.

    Quali effetti collaterali ha la vaccinazione?
    Gli studi effettuati fino a ora hanno mostrato che il vaccino è sicuro e gli effetti collaterali più comuni sono rappresentati da irritazioni della pelle in corrispondenza dell’iniezione. Visto che il vaccino è stato testato su un numero di donne relativamente piccolo, fino ad ora non è stato possibile identificare eventuali reazioni avverse rare. Quindi, come per tutti i farmaci appena immessi sul mercato, è essenziale segnalare al proprio medico eventuali effetti collaterali.

    Quanto dura l’efficacia del vaccino?
    I dati a disposizione sembrano indicare che l'immunizzazione offerta dal vaccino dura 5 anni. Al momento non si hanno altre informazioni: gli studi per stabilire la durata complessiva della copertura vaccinale sono tuttora in corso e solo quando saranno conclusi sarà possibile sapere ogni quanto tempo saranno necessari i richiami.

    E voi, ragazze... avete fatto il vaccino, lo farete, oppure non vi interessa?
    :):
     
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  2. Floria
     
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    Hai idea di quando sarà disponibile? Io avevo intenzione di farlo
     
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  3. **Eleonora**
     
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    CITAZIONE (Floria @ 31/8/2008, 15:05)
    Hai idea di quando sarà disponibile?

    E' già disponibile, dalla fine di febbraio! ^_^
     
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  4. gigius
     
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    se non erro se tu lo volessi fare NON nell'arco del tuo dodicesimo anno di vita ti verrebbe a costare sui 500€ (considera che sono 3 richiami).
     
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  5. CoffCoff
     
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    Sì, vero. Ed è per questo che io non lo farò...
     
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    Burattinaia

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    Vaccino Papilloma Virus: Utile, Inutile o Dannoso?

    L'esca è la paura del cancro che da anni le varie lobby sanitarie istituzionali e non, Ministero compreso, coltivano per sviluppare bieche operazioni commerciali come questa e dannose pseudo-sperimentazioni di massa sulla popolazione. Facile colpire le bambine manovrando l'ignoranza delle mamme, che se per intuizione non cedono inizialmente alla propaganda insistente ed omissiva, verranno alla fine per lo più prese all'amo con la frase: “Se tua figlia avrà il tumore al collo dell'utero in futuro sarà colpa tua”. Solo le più sveglie resisteranno al vile ricatto affettivo, sotto la pressione di una presunta obbligatorietà morale.

    Allarmismo del tutto ingiustificato.
    Dai dati scientifici il papilloma virus è presente nell'80% di uomini e donne e sovente fin dalla nascita, cioè è un normale abitatore delle mucose del pene, della vagina e della cervice, un germe che di per sé è innocuo e comune al pari di altri virus e batteri presenti.

    La trasmissione è anche al di fuori della via sessuale. Il contatto non comporta la malattia, ma eventualmente l'infezione generalmente transitoria. Il virus può tranquillamente scomparire da solo, anzi è la situazione più frequente e più probabile.

    In un 10% di casi (e più) il virus convive tutta la vita senza creare mai problemi. Il virus HPV non indica malattia, ma il rischio nell'1% dei casi di sviluppare nel tempo lesioni (macchie) trattabili.
    Perché si sviluppi un tumore sulla eventuale lesione non curata occorre tanto tempo circa 20/40 anni, un fatto eccezionale che si presenta nell'1% dei casi. Quindi l'infezione non è una malattia ma un fattore di rischio (Dr. M. Sideri ginecoloco-oncologo).

    “Se le mamme volessero sapere quanto dura l'immunità, e se fra qualche anno si dovrà fare un richiamo o se l'essersi vaccinati non porrà altri problemi più avanti, e se le bambine che si vaccinano oggi saranno davvero protette dal tumore, si dovrebbe ammettere molto candidamente che per nessuna di queste domande c'è risposta” (Dr. G. Remuzzi immunologo).

    Cosa c'è nel vaccino? Il virus vivo (papilloma) geneticamente modificato.
    Chiarito questo non c'è logica nella direttiva Ministeriale. Perché produrre un danno immediato alle bambine di 11/12 anni che non fanno sesso, per evitare una ipotetica malattia fra 20/30/40anni con un vaccino sperimentale che ha copertura non garantita di soli 5 anni?

    Informativa
    I vaccini anti HPV (human papilloma virus) attualmente sul mercato sono due: Gardasil (€ 564 per tre iniezioni) commercializzato negli Stati Uniti dalla Merck Phalmaceutical, coadiuvata in Europa dalla partner francese Sanofi-Pasteur.
    In concorrenza pronto anche il Cervarix prodotto dalla GlaxoSmithKline britannica.

    Si profila una guerra tra aziende per conquistare il mercato. La vaccinazione proteggerebbe dai due ceppi 16 e 18 sui 100 virus HPV conosciuti. Si tratta di un'iniezione intramuscolare iniziale e due richiami entro sei mesi. Si prevedono altri richiami dopo 5 anni al termine della presunta protezione.

    Anche i Paesi europei hanno reso disponibili sul mercato il vaccino HPV, ma l'Italia è il primo che lo distribuisce gratuitamente alle 11enni. I finanziamenti in Italia ammontano a 100 milioni di euro, e forse più, che fa capire che questo è un business sanitario per gestire fondi da capogiro.

    Nel Notiziario Ministeriale Febbraio 2008, la Ministra Livia Turco, scrive: “l'offerta pubblica gratuita della vaccinazione è rivolta alle bambine tra gli 11 e i 12 anni perché in questa fascia è massimo il profilo beneficio-rischio”. Ma i rischi non li enuncia, li omette con sapiente rimozione. Ha ricordato che “Alla base dell'età... c'è la volontà di facilitare l'offerta anche a bambine che altrimenti non avrebbero accesso per ragioni sociali, agganciandosi alla frequentazione della scuola dell'obbligo...”(24.11.07). Quindi scelta strumentale e classista. Turco ammette: “è un'offerta... a uso controllato per sorvegliare attivamente gli effetti sulla popolazione esposta al vaccino”. Quindi è rischiosa sperimentazione di massa sulle bambine cavie. Turco propone: “particolare cautela di somministrazione nell'età fertile” perché “i dati attualmente disponibili non sono sufficienti...”.

    Quindi si dovrà considerare il Ministero e la Turco responsabili penalmente di eventuali morti intrauterine o anomalie congenite da vaccino di donne rimaste gravide a sorpresa, dopo essere state vaccinate. Turco precisa: “Saranno le evidenze scientifiche, degli studi di efficacia a dirigere la scelta di estendere la vaccinazione contro il Papilloma virus ad altre categorie di giovani donne...”.

    Negli Stati Uniti, che sono stati i primi ad autorizzare il vaccino nel giugno 2006 - solo 5 Stati dei 50 lo raccomandano. Dopo le violente polemiche esplose nel Texas, giungono le voci di medici, scienziati ed esperti che testimoniano di non essere stati consultati prima della travolgente ordinanza esecutiva del governatore del Texas Rick Perry e denunciano che il Gardasil è pericoloso e non testato, distribuito per puro profitto, responsabile di pericolosi effetti collaterali. Effetti negativi sono stati segnalati in 20 Stati, “le reazioni vanno dalla perdita della coscienza al collasso” riporta The Washington Time. “Alcune bambine hanno accusato gravi mal di testa, capogiri, nausea, febbre e perdita temporanea della vista...”. “Segnalati 13 casi di sindrome di Guillan Barrè”.

    Il National Vaccine Information Center segnala 5 morti, 51 invalide e 1.358 ricoverate d'urgenza. L'Association Press denuncia che il governatore del Texas Rick Perry ha stretti legami con la Merck Pharmaceutical da cui ha ricevuto soldi per la sua campagna di rielezione. “Perry ha legami con donne di Governo, gruppo di pressione intergovernativo nazionale che si batte per una legge obbligatoria e ha ricevuto fondi dalla Merck”. Tutti e 50 gli Stati sono stati bersaglio, tramite pagamenti ai governatori e ai funzionari, degli sforzi dei maggiori lobbisti (NY Times 17.02.07).

    Anche in Europa esiste la lobby delle donne che hanno siglato la giornata anti-HPV. In Italia nel giugno '07 è stata costituita la “Commissione Salute delle Donne” a tal fine. Nel novembre '05 nasce l'Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (O.N.Da), presidente Francesca Merzagora voluto da ditte farmaceutiche che “credono nella sua mission”, collegato all'IEO istituto oncologico di Veronesi che si è posto come pioniere della Vaccinazione anti-HPV iniziando uno studio clinico per vaccinare a 17 e 18 anni.

    Collabora nella campagna di propaganda partita il 23 Febbraio dal Ministero della Sanità, che comprende spot televisivi e radiofonici ingannevoli di “persuasione mediatica”.

    Le donne al Governo? Una presenza di mera copertura di giochi economici e di potere che ha facilitato la riduzione del genere femminile ad un ammasso tremebondo e ipocondriaco di corpi senza orgoglio, facili prede delle sperimentazioni di massa e utili alle speculazioni economiche sanitarie.
     
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  7. fabioyyyy
     
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    Penso che sarà come per la "nuova influenza": in realtà solo una bufala, anche se conosco dei parroci (imbecilli) che per limitare il "contagio" hanno tolto le acquasantiere... intanto però qualcuno tetta!!! (non latte materno, ma bei soldini...)
     
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  8. *Spectra*
     
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    Però c'è da dire che probabilmente la copertura sarà a vita (all'inizio dicono sempre 5 anni, per non sbilanciarsi, è stato così anche per altri vaccini).
    Io l'ho fatto a 18 anni e non ho pagato così tanto. Basta firmare un'autocertificazione in cui si dice che non si hanno avuto rapporti sessuali. Si può farlo benissimo prima dei 21 e non ci sono neanche problemi di prezzo.
     
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    è inutile se va bene ... lasciatelo perdere .. è un tumore che se va bene colpisce 1 donna su un miliardo .. figuratevi .. serve solo a fare cassa per le industrie farmaceutiche !!
     
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  10. angelavit
     
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    I virus esistono, mica sono tutti una bufala.

    daniloranieri il tumore della cervice uterina è più comune di quanto tu creda. Consiglio di fare il vaccino a tutte le donne a rischio. L'HPV esiste ed è correlato al carcinoma , soprattutto i genotipi 14 e 16. Non è una bufala, L'HPV determina i condilomi acuminati che sono delle lesioni pre-neoplastiche.
     
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  11. angelavit
     
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    cusate ho sbagliato i condilomi acuminati sono lesioni benigne determinate da HPV, ma non sono pre-neoplastiche. HPV determina il tumore della cervice uterina perchè determina prima metaplasia, poi displasia e infine carcinoma. Le tappe sono ben documentate in letteratura. Cmq ial di là dal fatto che determini o meno il tumore, di sicuro HPV determina i condilomi acuminati sia nell'uomo che nella donna per cui il vaccino è raccomandabile.
     
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    Scusate ma.......FARE IL PAP-TEST OGNI 3 ANNI?!?!?!?

    La mia ginecologa (che tra l'altro è anche oncologa presso una delle più note strutture della mia città) mi ha sempre consigliato il pap-test con frequenza 12/18 mesi.
    Sarà esagerata lei?
     
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  13. angelavit
     
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    Io non so quanti anni a lei signora...cmq la tua ginecologa fa bene a consigliare il pap-test. In realtà le linee guida consigliano il pap-test ogni due anni. Il papa-test è un esame importante, ascolti i consigli della sua ginecologa
     
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    Eheheheh!
    In effetti non sono una ragazzina....ma puoi anche non darmi del "lei" e chiamarmi "Signora".

    Io mi fido della mia ginecologa e continuo a seguire le sue linee-guida.

    Tuttavia sempre più spesso mi stupisco di come molti opuscoli sulla prevenzione (anche fatti circolare dalle più note associazioni di ricerca sul cancro) suggeriscano controlli periodici contraddetti poi dai medici cui mi rivolgo.

    Sono sempre stata sostenitrice dell'AIRC ma mi sono un po' indispettita quando ho letto su un numero della loro rivista che la mammografia è consigliata alle donne sopra i cinquant'anni ogni due anni.
    Qui mi pare che si stia cercando di contenere la spesa farmaceutica a spese della gente che rischia di trovarsi ammalata anche avendo seguito i diktat di queste associazioni.
     
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  15. angelavit
     
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    Buona sera, la mammografia secondo le linee guida è consigliata come metodica di screening dai 45 anni in su ogni due anni. Prima di questa età si ricorre alla ecografia. Per quanto riguarda il pap-test indicato nello screening del carcinoma della cervice uterina si fa già a partire dai 25 anni. Cmq sono d'accordo con te per il fatto: "Qui mi pare che si stia cercando di contenere la spesa farmaceutica a spese della gente che rischia di trovarsi ammalata anche avendo seguito i diktat di queste associazioni". Buona notte
     
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42 replies since 31/8/2008, 13:56   1645 views
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