Berlusconi in piazza Duomo. Colpito.

E ora siamo nella merda.

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  1. juliya
     
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    CITAZIONE
    Sai perchè se hai un terreno devi attenerti a delle regole? perchè il mondo non è solo tuo. Tu non hai un cazzo, tu hai dei diritti su qualcosa, questione umanamente comprensibile. Ho un terreno e voglio farci esplodere una bomba atomica...
    Se degli esperti dicono "qui è meglio non costruirci" è perchè se ci sostruisci ci sono dei rischi non per te, ma anche per gli altri (vedi Calabria di recente). Vedi è questo l' abusivismo.

    CAZZATISSIMA! io NON parlavo di usare una proprietà privata per far esplodere bombe perché glissi così?
    un pezzo di terreno acquistato dal venditore non e' il mondo! è un bene che ti appartiene se lo paghi. e costruire non significa non dover chiamare esperti del settore per vedere se il terreno presenta - REALI- problemi...

    il comune stabilisce a prescindere se ci si può costruire o meno per problemi reali,e lo fa seguendo i propri interessi. alla faccia del libero cittadino che non può avere libertà di scelta su un suo bene ACQUISTATO!
     
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  2. zxzxasas
     
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    "l'hai fatto tu stesso scontrandoti sui fatti:

    ma ad ogni modo le differenze rispetto all' unione europea si fanno sentire.
    bravo accontentati tu del "meno" schifoso di zio prodi."

    Con prodi eravamo al pari dell' UE, con Berlusconi siamo stati sempre in calo.
    Ma parlo arabo?
    Se ti dico che con Prodi eravamo in leggero ripristino, e con Berlusconi siamo in netto calo sempre rispetto all' UE, puoi dire che sono uguali? E tu invece cosa fai? giri col fucile a gridare alla disobedienza e all' anarchia? non farmi ridere, inetta che non sei altro...

    "ahah i tuoi no eh"

    I miei?
    La maggior parte erano dati che parlavano dei due governi...quella si che è faziosità...
    Ma se esce un articolo dopo la finanziaria di tremonti che parla della finanziaria di prodi, allora è un articolo fazioso.
    L' articolo che hai riportato, cara, portava i tagli fatti da prodi per un miliardo e qualche spicciolo...BERLUSCONI NE HA TAGLIATI 8. E ora dimmi che sono uguali...

    "sei tu quello politicamente schierato non io"
    Io ti ho portato ragioni per essere schierato. Tu non sei schierata solo perchè NON SAI NULLA DELL' ARGOMENTO.
    Ad ogni modo, non vedo per quale ragione io dovrei dare delle ragioni per essere schierato e tu non dovresti darne per non esserlo. Insomma, ora voglio anche che tu mi dimostri che

    "cosa hai dato tu? hai semplicemente fatto come fanno tutti - discorsi di parte -

    stai decidendo tu per tutti cosa è buono e cosa è cattivo.

    i vari schierati considerano buono o uno o l'altro governo sempre essendo di parte - con le dovute omissioni -"

    Io sostengo la mia tesi, tu dovresti sostenere la tua (anche se non lo fai).
    Posso parlarti anche di Berlusconi e infatti ne parlo in altri contesti, ma perchè dovrei?
    Se pensi che Berlusconi abbia fatto qualcosa di buono, dilla tu! ma tanto non ne sai nulla...sei troppo impegnata a leggere novella 2000...


    "tassare i ricchi è giusto - non fornisci dati neutrali per stabilire se i ricchi tassati siano davvero così ricchi e se le tasse son proporzionate in base a ciò che hanno davvero

    - ti pare che la maggioranza degli italiani siano ricchi da permettersi di essere tartassati da prodi?!
    no! e infatti ..."

    Su quel file che ho allegato trovi la classe di reddito e l' aliquota irpef, negli anni.
    Prodi abbassava le tasse a quelli con meno soldi lasciando sostanzialmente invariate a quelli con più soldi, Berlusconi ha diminuito le tasse a quelli con più soldi e le ha alzate a quelli con meno.

    "parli di occupazione e non vai a specificare dove, su quali settori, stabilisci che è un bene E basta - non accenni minimamente a quanti settori si va ad occupare, senza fornire nessun servizio al cittadino, sono lì per fare i parassiti e tu decidi che è un bene."

    e chi sarebbero questi parassiti? dai dimmi una categoria di parassiti, sono curioso...

    "non parli di possibilità di creare una propria ricchezza indipendente dallo stato."

    Lecitissimo, ma non sempre possibile. Specie quando non esiste una realtà aziende strutturata.

    "non parli degli immigrati e cosa cazzo fanno i governi e l'opposizione di sinistra con questo gravissimo problema - che stiamo pagando ancora -
    non parli della mancanza di identità del governo prodi."
    Dio ce ne scampi, non la bossi-fini nè il reato di clandestinità...inutili per il problema e dannosi.
    Sfortunatamente, ribadisco il concetto, da quando gli immigrati sono diventati un problema non c' è stato un governo di sinistra sufficientemente forte. Non a caso, i dati che ho riportati si riferiscono al governo 96/01, dove la sinistra ebbe la maggioranza per 5 interi anni, e non un anno e qualche mese...inutili per fare qualsiasi cosa.

    "parli di problema spazzatura cazzata per te."
    Cazzata per te? beh io non credo...ci sei stata a napoli in quel periodo? chiedilo ai napoletani se è una cazzata.
    La campania commissariata sulla spazzatura per 14 anni (commissariata da berlusconi) e tutti a prendersela con bassolino. Ma siamo pazzi? poi quella trovata d' immagine "abbiamo risolto il problema"...
    ahahah...hanno riaperto una discarica abusiva sequestrata alla camorra e hanno resi i rifiuti speciali al pari dei rifiuti generici...belle soluzioni! grandi!!! intanto chi si becca il cancro sono i napoletani e i casertani! ma cosa importa, al nord hanno gli inceneritori...

    "hai concetti e idee che ovviamente son legittime - ma possono essere non condivise da altri.
    quindi si rimane su un piano delle semplici opinioni personali.
    ma la vuoi spacciare per verità assoluta
    e infatti:
    CITAZIONE
    Problemi tuoi . Per me altri posti statali significa altri servizi e l' occupazione è fondamentale per il funzionamento economico di una nazione.

    AHH e qui che ti volevo!! intere pagine contro berlusconi che parlano di odio perché lui ha la faccia tosta di fare i suoi interessi ...per poi arrivare finalmente alla scontatissima verità: e cioè che TU VUOI FARE lo stesso: i tuoi interessi - e cosa vogliono gli ALTRI te ne fotti!
    diamine bastava dirlo no!"

    I miei interessi? i miei genitori lavorano già e io studio ingegneria e onestamente, non mi va di lavorare per lo stato dopo, pagato quattro soldi con una preparazione che mi permetterebbe ben altro!
    Questa è la scottante verità!
     
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  3. juliya
     
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    zxzxasas
    ma perché non fai i quote?
    mi riesce difficile leggerti ...
    vabbé

    cmq il governo berlusconi non mi interessa difenderlo - altrimenti lo avrei votato no?
    mi interessava affrontare il problema -il più neutrale possibile - .

    se vuoi i motivi per cui non ho votato né ho preferito quello di prodi ti posto alcune motivazioni:


    il disastro del governo Prodi.
    martedì 11 marzo 2008, 10:56

    Bankitalia: il deficit
    2007 è sceso
    al 104% del pil

    Roma - Il debito pubblico italiano ha chiuso il 2007 al 104% del pil, in calo dal 106,5% del 2006. Il dato è stato diffuso dalla Banca d’Italia. In termini assoluti, spiega il supplemento al bollettino statistico di Palazzo Koch, il debito si è attestato l’anno scorso a 1.596,762 miliardi di euro, a fronte dei 1.575,636 segnati a fine 2006. La crescita nominale di 21,126 miliardi riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, risultato pari a 30,534 miliardi e l’emissione di titoli sotto la pari, che ha comportato un aumento del debito superiore al fabbisogno finanziario di 4,082 miliardi. La diminuzione delle attività detenute dal Tesoro presso la Banca d’Italia ha contenuto l’aumento del debito per 13,157 miliardi. L’apprezzamento dell’euro ha ridotto il valore delle passività denominate in valuta estera di 333 milioni. A livello di sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è cresciuto di 17,024 miliardi a 1.484,511 miliardi. La sua incidenza sul pil è diminuita dal 99,2% al 96,7%. Il debito delle amministrazioni locali è aumentato di 3,572 miliardi a 111,665 miliardi, rimanendo costante al 7,3% del pil.

    Il fabbisogno Nel 2007 il fabbisogno complessivo delle amministrazioni pubbliche è stato pari a 30.534 milioni pari al 2% del pil. Lo comunica la Banca d’Italia. Nel 2006 il fabbisogno era stato pari a 54.380 milioni, pari al 3,7% del pil.

    Entrate boom Inizio d’anno positivo per le entrate tributarie. In particolare, segnala Bankitalia, gli incassi si sono attestati a gennaio 31,271 miliardi, in aumento del 10,33% rispetto ai 28,342 miliardi registrati nello stesso mese del 2007.

    http://forum.panorama.it/showthread.php?t=3830
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    "Fossi un candidato del centrodestra, da qui al voto mi presenterei in piazza e in televisione sbandierando le tabelle dell'indagine dell'Osservatorio Capitale Sociale realizzata da Demos per conto delle Coop (addirittura) e pubblicata oggi da Repubblica (nientemeno).

    Raffronta la percezione che gli italiani hanno adesso della loro situazione economica con quella che avevano nel 2006, al momento del passaggio di consegne tra il governo Berlusconi e l'esecutivo Prodi. Ne esce fuori la certificazione di un disastro colossale, la prova inappellabile che il governo dell'Unione ha fatto carne di porco del ceto medio, delle classi più deboli e dei piccoli risparmiatori. Qualche perla:

    Erano il 40%, nel 2006, gli italiani che ritenevano di appartenere al ceto popolare o alla classe operaia, oggi sono il 46%. Quanti si “sentono” ceto medio sono diminuiti, in modo speculare, dal 54 al 49%. Si è ulteriormente assottigliata anche la componente di chi si definisce ceto superiore, che comprende appena il 5% della popolazione.

    Dal 2006 a oggi la quota di cittadini che ritiene peggiorata la situazione economica personale è salita dal 36 al 51%. E' una valutazione che tocca in particolare quanti sentono di appartenere alla categoria dei ceti popolari: ne soffre il 63% (era il 44% due anni fa). Lo stesso andamento si registra presso i ceti medi (42%) e in quelli superiori (38%), ma in misura più contenuta rispetto al dato generale.

    Il PdL sovrasta il Pd fra i liberi professionisti (di 25 punti), fra i lavoratori autonomi e gli imprenditori (addirittura 35). Ma lo supera anche fra gli impiegati privati (di poco) e perfino (in misura più rilevante: 14 punti in più) tra gli operai. In quest’ultimo caso, si tratta di un ritorno alla normalità, dopo la parentesi del 2006, quando il voto dei lavoratori dipendenti si era distribuito equamente tra CdL e Unione. Che, anche per questo motivo, era riuscita a vincere le elezioni (anche se di misura). Oggi tendono a spostarsi di nuovo a destra (com’era avvenuto in precedenza, fino al 2001), spinti dal senso di declino che li affligge.

    Dopo la catastrofe politica ed economica, dovremo così sorbirci il dramma umano: cosa si inventeranno i compagnucci per confutare i risultati - inequivocabili - di un'indagine fatta da loro stessi?
    http://www.intopic.it/forum/italia/6028/
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    Il governo Prodi passerà alla storia.


    Non come credeva lui per le grandi riforme, per il raggiungimento dell'equità sociale, per l'immagine dell'Italia all'estero ed altre imprese in cui fallirà, ma perché è stato inserito nel GUINNESS dei PRIMATI.

    E' infatti l'unico governo al mondo che in soli 6 mesi è riuscito a scovare un numero incredibile di tasse da appioppare agli italiani.


    E' questo il numero incredibile di provvedimenti fiscali varati che lo hanno inserito di diritto nel Guinness.
    Per vedere la presentazione con l'elenco
    Per conoscere anche i dettagli

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    Luca Ricolfi - com´è notorio - è uomo di sinistra: “Ero e resto uomo di sinistra“.° °

    E come è altrettanto noto, è docente universitario di Metodologia della ricerca psicosociale.

    La sua onestà , spesso lo porta a contestare la propria parte politica (il centrosinistra).

    Perché?

    Perché ritiene che essa sia una coalizione di cazzari!

    Una coalizione che ha fatto della menzogna, uno strumento per condurre la battaglia politica contro Berlusconi.

    In questi giorni, è uscito un suo saggio: “Ostaggi dello Stato“.

    Oggi Il Giornale ha pubblicato diversi stralci dello stesso.

    E qui ve li si ripropone, perché sono illuminanti.

    E dimostrano - proprio perché le valutazioni muovono da un uomo di sinistra -, come il governo Prodi-Partito democratico abbia nuociuto al Paese:

    “Il segnale più negativo è il rallentamento della crescita, iniziato nei primi mesi dell´anno anche «grazie» alla prima Finanziaria del governo Prodi, che fin dall´estate del 2006, con il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria, aveva manifestato l´intenzione di correggere l´andamento dei conti pubblici pagando il prezzo di una riduzione del tasso di crescita del Pil (0,3 punti in meno, pari al 20% del tasso di crescita previsto).
    Un brusco stop allo sviluppo
    Tutto lascia pensare, però, che il prezzo che l´Italia ha dovuto pagare sia maggiore: la stima di 0,3 punti di Pil di contrazione della crescita è decisamente più bassa di quelle prodotte dai centri di ricerca non governativi, e comunque era basata su un mix di aumenti di imposta e riduzioni di spesa che poi è peggiorato nella versione finale della legge finanziaria (gli aggravi fiscali dovevano coprire un terzo della manovra, ma sono saliti a circa due terzi in corso d´opera). è probabile che quella scelta ci sia costata una decina di miliardi di euro, più o meno le risorse che ora si stanno freneticamente cercando per affrontare la «questione salariale» ed evitare lo sciopero generale minacciato dai sindacati. Al momento (inizio 2008) non si conosce ancora il tasso di crescita del Pil nel 2007 (mancano le stime del 4°° trimestre), ma già sappiamo che la produzione industriale è in forte rallentamento, la produttività continua a ristagnare, le aspettative delle imprese per i prossimi mesi non sono buone.
    Una massiccia pressione fiscale
    Il secondo segnale negativo riguarda i mezzi che sono stati usati per ridurre il deficit. Certo siamo tutti felicissimi di essere finalmente rientrati nei parametri di Maastricht, ma la vera domanda è: qual è il prezzo che abbiamo pagato per raddrizzare la barca?
    La risposta è sconsolante. Poiché non si è trovato il coraggio di ridurre la spesa pubblica, si è fatto ricorso alla comoda via degli aumenti della pressione fiscale (di 1,7 punti fra il 2005 e il 2006, di ulteriori 1,1 punti fra il 2006 e il 2007). Il miglioramento dei conti pubblici nel 2007 è stato ottenuto essenzialmente grazie a tre grandi operazioni: l´aumento dei contributi sociali, il conferimento forzoso del Tfr all´Inps, l´aumento selvaggio delle tasse locali. E questo massiccio aumento del prelievo fiscale " come da manuale " ha frenato la crescita e aggravato i bilanci delle famiglie. è triste notarlo, ma i dati dicono che è toccato al governo dell´Unione contribuire a rendere più vero che mai lo slogan che le ha fatto vincere le elezioni: «non riesco ad arrivare alla fine del mese».
    Famiglie sempre più in difficoltà
    Un´occhiata alla serie storica dell´indagine Isae sui bilanci familiari mostra che nel 2007 il numero di famiglie in gravi difficoltà economiche ha raggiunto il punto massimo da quando esiste l´indagine (ossia dal 1999). La necessità di ricorrere ai risparmi o far debiti per quadrare il bilancio era aumentata considerevolmente nei primi anni di introduzione dell´euro (specie fra il 2002 e il 2003), poi " nel corso del 2006 " era leggermente diminuita, ma nel 2007 è tornata di nuovo a salire e nella seconda metà dell´anno ha toccato il massimo storico.
    Troppe spese improduttive
    L´aspetto interessante di questa vicenda è che questo disastroso risultato, certo non dovuto alla sola azione del governo ma anche " ad esempio " all´aumento dei tassi di interesse sui mutui immobiliari e alla ripresa dell´inflazione, non è stato ottenuto dopo un periodo di stagnazione, o dopo una recessione, ma al termine del biennio più positivo dai tempi della crisi del 2000-2001. La ragione di questo paradosso, a mio avviso, è che fra il 2006 e il 2007 non è solo migliorato il deficit, ma è ulteriormente aumentata l´interposizione pubblica, ossia il grado di intromissione dello Stato nell´economia. Già segnalata come un problema nel Rapporto dell´anno scorso, in cui si rilevava la sua continua ascesa a partire dal 2000, l´interposizione pubblica è oggi uno dei più gravi ostacoli alla crescita dell´Italia. Aumento dell´interposizione pubblica significa, infatti, che una quota crescente di risorse viene sottratta al mercato (ossia alle famiglie e alle imprese) e usata per espandere ulteriormente la spesa improduttiva, con quell´incredibile intrico di sprechi, inefficienze, clientele, abusi (e talora anche truffe) che ormai costituiscono la triste costante della nostra Pubblica Amministrazione. Nel solo 2007, ben due decreti (il Dl 81 di luglio e il Dl 159 di ottobre) hanno aumentato di 12,7 miliardi di euro la spesa pubblica, mentre per il 2008 la Finanziaria dispone un altro incremento di 6,1 miliardi, senza contare le molte spese ulteriori (a partire dai contratti pubblici) non ricomprese nella legge finanziaria, ma che certamente verranno deliberate in corso d´anno.
    Un welfare costoso e inefficiente
    Si potrebbe obiettare " e certamente la maggior parte dei politici dell´Unione obietterebbe " che il nostro Stato sociale è incompleto e che l´aumento del gettito fiscale è frutto della lotta all´evasione. La prima affermazione " il nostro Stato sociale è incompleto " è vera e sacrosanta, ma sorvola su due circostanze:
    a) su quasi 20 miliardi di spesa pubblica aggiuntiva deliberata nel 2007, la frazione che va a un reale completamento dello Stato sociale, basato su principi di universalità e selettività , è minima; la maggior parte degli interventi sono favori, sconti e mance elargite a categorie specifiche, senza requisiti stringenti di bisogno (si pensi, per fare solo due esempi, all´ennesimo super-aumento agli statali o allo sconto Ici esteso ai proprietari con redditi alti), e questo è tanto più preoccupante se si dà qualche credito ai dati che segnalano una crescita delle diseguaglianze sociali;
    b) il nostro Stato sociale resterà sempre incompleto finché non si affronterà il problema di ridurne le inefficienze e gli sprechi (almeno 45 miliardi di euro all´anno, secondo una stima prudente), e ciò non solo perché ogni spreco significa sottrarre risorse ad altri impieghi utili, ma perché una parte della debolezza dello Stato sociale sta precisamente nel fatto che non funziona, e non funzionando penalizza soprattutto le fasce deboli della popolazione.
    Chi volesse farsi un´idea dell´entità degli sprechi della Pubblica Amministrazione, nonché della loro distribuzione territoriale, può consultare le tabelle riportate alla fine di Profondo rosso, il nostro Rapporto sul 2005.
    Le menzogne sull´evasione
    Quanto alla seconda affermazione " i soldi li abbiamo presi dalla lotta all´evasione " essa è al tempo stesso falsa e spudorata. Falsa, perché le stime condotte da osservatori indipendenti concordano nel dire che il recupero di evasione fiscale del 2006-2007, ammesso che sia diverso da zero, vale pochissimi decimali di Pil, ossia meno della metà della metà delle cifre tante volte sbandierate dal governo («almeno 20 miliardi di euro»). Spudorata, perché se davvero la lotta all´evasione avesse fruttato da subito 20 miliardi di euro, allora il governo avrebbe dovuto onorare l´impegno preso solennemente con gli elettori: restituire ai contribuenti onesti, attraverso significative riduzioni di aliquote (e senza trucchi sulle basi imponibili), il gettito recuperato dai contribuenti disonesti. Una simile misura avrebbe evitato di soffocare l´economia in nome della «lotta all´evasione fiscale».
    Nessuno si sente sicuro
    Ma c´è anche un terzo segnale negativo che getta una luce inquietante sull´anno appena trascorso. Fra il 2006 e il 2007 il grado di insicurezza dei cittadini è cresciuto non solo sul versante dell´economia, ma anche su quello dei rapporti sociali. Certo, il ceto politico si fa in quattro per dimostrare agli elettori che la percezione di insicurezza è, appunto, una percezione. Ma gli stessi dati ufficiali mostrano con una certa crudezza che " purtroppo " le percezioni dei cittadini hanno solide radici nella realtà . Nella sezione del Rapporto dedicata ai problemi della sicurezza, abbiamo mostrato che l´indulto, fortemente voluto da tutte le forze politiche (eccetto Lega, An e Italia dei Valori), pare aver determinato un´impressionante crescita dei delitti, sostenuta da un significativo apporto degli immigrati. Questo provvedimento, caparbiamente difeso da Prodi e dai politici dell´Unione anche per ragioni ideologiche (Bertinotti è arrivato ad affermare che esso aveva «un valore pedagogico»), ha creato un vero e proprio baratro fra il governo e l´opinione pubblica, sempre più convinta della micidialità del triangolo indulto-criminalità -immigrazione”.


    http://www.flavioberlanda.net/prodi.htm

    ora però non è che se lo vedo in giro lo picchio. :caz:

    su quelle che invece sono posizioni diverse - è impossibile trovare un accordo.
    né io né te siamo depositari dell'assoluta verità di cosa sia giusto o sbagliato.
    che ogniuno si tenga le proprie. per me ci dovrebbe essere solo un equilibri reale tra le parti...ma tanto hai detto che ti annoio già due volte, quindi.

    Edited by juliya - 17/12/2009, 18:00
     
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  4. zxzxasas
     
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    Onestamente, non credo si possa valutare l' operato di un governo che di fatto ha leggiferato per si e no un anno...soffre (o gode) ancora troppo ma troppo delle riforme che sono state fatte da ben 5 anni e dico 5 del governo precende.

    Sia chiaro, per me Prodi e compagni sono pessimi, non pensare che mi piacciano.
    Ma per mie precise ragioni morali devo fare una scelta in ogni caso, e tra prodi e berlusconi onestamente la scelta mi viene veramente facile.
     
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    Un altro piccolo video... illuminante.

     
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    CITAZIONE (LaDamigella @ 17/12/2009, 09:22)
    ...qualche giorno fa c'è stato il No B Day... :rolleyes:

    sabato scorso, il giorno prima dell'aggressione a berlusconi (sempre che sia una vera aggressione :hahah: )

    CITAZIONE (Proff Termidor @ 17/12/2009, 13:26)
    solo una peplessita'...
    l'attentatore al premier in galera perche' potrebbe reiterare il reato..
    chi tira sotto da ubricaco qualcuno spesso manco agli arresti domiciliari
    mah!

    il giudice non avrà voluto essere linciato mediaticamente dalle tv berlusconiane, ricordi i calzini azzurri di un'altro giudice?

    ti immagini cosa non gli avrebbero scaricato addosso se l'avesse lasciato "libero"? :lol:


    CITAZIONE (fan000 @ 17/12/2009, 13:43)
    lo so che non c'entra un tubo ,ma a napoli hanno fatto la statuina per il presepe di berlusconi con la faccia ammaccata :asd:
    by san gregorio armeno :D

    :doh: sai che l'avevo immaginato? :hahah: :hahah:
     
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  7. GattaccioNero
     
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    video interessante, sicuramente pone delle questioni che andrebbero approfondite

    ot: correggete il titolo della discussione.....
     
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    CITAZIONE (GattaccioNero @ 17/12/2009, 19:32)
    ot: correggete il titolo della discussione.....

    noooooooooo... ormai è così da tanti post, mi ci sono affezionato :sti: :sti:

    :hahah: :hahah: :hahah:
     
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  9. juliya
     
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    CITAZIONE (zxzxasas @ 17/12/2009, 18:08)
    Sia chiaro, per me Prodi e compagni sono pessimi, non pensare che mi piacciano.
    Ma per mie precise ragioni morali devo fare una scelta in ogni caso, e tra prodi e berlusconi onestamente la scelta mi viene veramente facile.

    e lo avevo capito, ma quando appunto ci si rende conto che le altrui posizioni hanno origini personali e sono soggettive, non credo esista la minima possibilità di imporle all'altro.
    si possono rispettare ma senza doverle necessariamente condividere o seguire.
    per me oltre che non condividere le tue scelte, la sinistra stessa al governo non riesce nei fatti a renderle concrete .
    ed è per questo che poi non dura abbastanza da poter fare confronti obbiettivi.

    però si era detto di ricominciare da zero, senza offendere né attaccare la persona,
    io a te inetto non l'ho detto né ho infierito più di tanto sul'odio berlusconiano - che ha tutte le premesse di essere materiale da novella 2000 -
    ho evitato di farlo per rispetto delle idee altrui e con enorme fatica.




    è stata una fatica inutile.
     
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    Santoro e gli auguri di "Buon Natale"
    «A Berlusconi e anche a Spatuzza»

    Il conduttore aprendo Annozero si rivolge al premier: «Auguri perché io sono contro la violenza»

    Buon Natale a Silvio Berlusconi, che ha subito «un’aggressione» e Buon Natale anche a Gaspare Spatuzza, che «racconta fatti e noi dobbiamo ascoltare». Sdoppia i suoi auguri Michele Santoro aprendo la trasmissione Annozero dal titolo «I mandanti». Il giornalista si rivolge al premier, perché, spiega, «io sono contro ogni violenza». Poi la riflessione si sposta sul pentito di mafia: «Io sono stato fra i principali obiettivi della mafia e non ho ricavato privilegio o protezione - sottolinea il conduttore - . So che Spatuzza ha sciolto nell’acido un bambino, ma adesso racconta. Ci racconta fatti e noi dobbiamo ascoltarlo. Alcuni stanno trovando riscontro e altri no. Ma - ha aggiunto Santoro citando Tommaso Buscetta - l’occasione di un riscatto può esserci solo raccontando tutta la verità: se attacchiamo Spatuzza impediamo di raccontare tutta la verità».

    POLEMICHE - Gli auguri di Santoro, indirizzati anche a Repubblica e a Marco Travaglio, non sono piaciuti a Maurizio Gasparri, non presente in studio. «Santoro è impudente e provocatore. Lui e il frequentatore di condannati per mafia - dice l'eponente di maggioranza riferendosi probabilmente a Travaglio - sono i creatori della tv dell'odio che genera violenza. Sono di fatto i fiancheggiatori dei peggiori fenomeni che avvelenano la vita del Paese». «Ed è uno scandalo - aggiunge Gasparri - che questa gente faccia tutto ciò con le tasche piene di soldi dei cittadini. Annozero è una pagina oscura della vita italiana. Un'area sottratta ai valori della libertà e della democrazia. Sì. Sono i mandanti morali della violenza in atto». Gli fa eco Daniele Capezzone: «Sto assistendo all'ennesima puntata di Annozero: tutto è ossessivamente e sistematicamente rivolto contro una sola parte» dichiara il portavoce del Pdl . «La domanda, a questo punto - prosegue in una nota - è tanto semplice quanto chiara: perché dobbiamo pagare il canone per stipendiare Santoro e Travaglio e subire simili esempi di scatenata faziosità?».

    «COLOSSALE BALLA DI CICCHITTO» - Nel corso della puntata dedicata all'aggressione al premier e alle polemiche politiche, Santoro è anche tornato sulle parole di Fabrizio Cicchitto, uno dei maggiori leader del Pdl, che alla Camera ha attaccato Il Fatto, Annozero e soprattutto il giornalista Marco Travaglio («È un terrorista mediatico»). Anche all'esponente della maggioranza il conduttore di Annozero «buon Natale», confutando le parole di Cicchitto con spezzoni di una puntata precedente, dedicata agli intrecci tra mafia e politica. «Quindi Cicchitto - è l'osservazione di Santoro - ha messo alla base delle sue affermazioni una balla colossale». In teoria, secondo il giornalista, bisognerebbe risolvere la questione in tribunale. Ma Santoro non vuole seguire questa strada e auspica che Cicchitto possa invece correggersi: «E questo non sarebbe chissà a dimostrazione di cosa, ma sarebbe segno che l'anno zero è un pò finito».

    DI PIETRO E LUPI - Ospite in studio anche il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. «Deploro quanto accaduto, io sono contro la violenza, quanto successo non doveva succedere e ripeto la mia solidarietà a Berlusconi» ha detto l'ex pm. «Il clima di questi giorni - ha aggiunto - l’ho visto oggi in aula e fuori dal Parlamento, con i dipendenti del dipartimento della giustizia che si lamentavano perché non riescono a fare il loro lavoro, e gli altri giorni l’hanno fatto i vigili del fuoco, le forze dell’ordine. Ci sono persone sui tetti dei campanili, nelle scuole e nelle fabbriche. Chi si lamenta è tacciato di sporco comunista, questo clima chi lo crea? - è a domanda che si pone Di Pietro - .Chi ha in mano i poteri e le redini delle istituzioni davvero vuole tirarsi fuori e dare la colpa a Travaglio, Di Pietro e Santoro?». Infine l'affondo su Cicchitto: «Criminalizzare me è niente, ma dare del terrorista mediatico significa emanare una sentenza a morte perché di matti ce ne stanno tanti». Dura la replica dell'esponente del Pdl Maurizio Lupi, che ha accusato Travaglio di essere «immorale perché piega tutto al suo interesse». «Lei è irresponsabile - è l'tacco di Lupi a Travaglio -. È un sepolcro imbiancato e ci fa le prediche, descrive sempre l’altro come il male assoluto: chieda scusa e guardi un po’ dentro se stesso».


    beh, gli auguri a spatuzza poteva evitarseli :rolleyes:

    vedo inoltre che quella specie di essere umano che si chiama gasparri, dopo alcuni giorni di silenzio, dovuti al lutto per la morte della madre, è tornato a sparare minchiate, tanto per abbasare i toni :hahah:
    :asd:
     
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  12. panigale
     
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    L´ATTENTATO A BERLUSCONI È UN ATTO DI TERRORISMO. :incz: Nessuna giustificazione per l'uomo che lo ha colpito che venga ora assicurato alla giustizia, esprimo solidarietà al Presidente Berlusconi, e faccio tanti auguri di Natale. :): Tuttavia ci si aspettava almeno un minimo di riflessione. Invece nulla, nulla di nuovo il sole stanco della politica italiana?
     
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  13. LaDamigella
     
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    ...per chi volesse vedere i brevi video sui "particolari strani" dell'aggressione a Berlusconi:



     
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    18 dicembre 2009
    La luce che entra dai vetri della stanza del direttore di Repubblica non restituisce l’idea del covo dei mandanti morali. Come il discorso composto, pacato per via delle radici, fermo per via della convinzione. Eppure Ezio Mauro dovrebbe essere uno dei capi del network dell’odio, evocato da Fabrizio Cicchitto nell’aula di Montecitorio.

    Direttore, che effetto le ha fatto essere indicato come istigatore?

    Mi ha colpito molto per il momento e per la sede. Cicchitto non si è reso conto che parlava in un’aula parlamentare o ha questa concezione del Parlamento? Era interesse di Berlusconi raccogliere i segnali positivi, arrivati dall’unanime condanna del gesto di un folle, dalla tempestiva solidarietà di tutti. Ma Cicchitto non rappresenta una corrente del Pdl, quanto piuttosto una pulsione interna al partito.


    L’ha anche rivendicato: “Ho dato voce al popolo del Pdl”.

    Certamente l’istinto profondo di Berlusconi è questo. Ed è facile per queste persone mettersi al riparo di una pulsione. Così non fanno politica, salvo che non abbiano un disegno: far saltare il tavolo. E andare alle urne, tentando un’ennesima prova di forza. Come se l’agire politico della destra in Italia si realizzasse in una serie di forzature successive, nell’ incapacità di esercitare la legittimità del governo per il quale hanno ottenuto mandato dagli elettori. Hanno una maggioranza straordinaria e la loro macchina non produce politica. In questi otto mesi, da Casoria in poi, si sono succedute diverse fasi. Prima quella della verità: Berlusconi ha mentito sui suoi scandali. Poi è diventata una questione di libertà: ha definito eversori i giornali di tutta Europa. E ora di legalità, perché attacca Corte costituzionale e capo dello Stato. E questo potrebbe essere ciò che muove i suoi verso il ribaltamento del tavolo. Andare alle elezioni con una piattaforma estrema: cambiamo la Costituzione e facciamola aderire all’anomalia Berlusconi. L’anomalia non è risolvibile: costituzionalizziamola. È come se Berlusconi dicesse al sistema politico: introietta la mia anomalia, sarai sfigurato per sempre. Ma così tutto diventa coerente. È la biografia del premier trasformata in ultima ideologia del paese. La tentazione suprema potrebbe essere andare al voto su questo.


    Ma sarebbe un rischio per Berlusconi.

    Certo. Potrebbe esserci una maggioranza alternativa. Berlusconi ha l’incarico perché ha un potere di coalizione. Il conflitto con Fini è ancora aperto: lo vogliono cacciare. Ma lui è un co-fondatore del partito e in questo momento ha tutto l’interesse a vedere se nel Pdl si può insediare una cultura diversa dal populismo leaderistico berlusconiano. Però, se questa prova di forza va avanti, Fini si troverebbe in difficoltà ad affrontare una campagna elettorale contro la Costituzione.


    Fini è l’ultimo argine delle istituzioni democratiche?


    Il presidente della Camera sta dando prova di regolarità istituzionale. E sembra eretico agli occhi del presidente del Consiglio. Almeno fino al discorso del 25 aprile di Berlusconi.


    Poi il premier si è pentito.


    Sì, ed è cominciata un’altra storia da cui non riesce palesemente a uscire e che gli costa consensi. Una stagione di scandali, di cui Berlusconi è protagonista, sceneggiatore e regista: ha confezionato tutto lui. Fino all’ultimo atto di cui lui è stato vittima.


    Lei è stato molto chiaro nel condannare l’aggressione di Milano. Come tutti i giornalisti e i politici. Ma non è bastato. Perché?

    Ho sempre distinto la persona dal politico. E dico che la sua politica è stata dannosa per il paese. Questo non significa avere odio. Assistiamo a una falsificazione per cui se non si accettano le norme di eccezione che il centrodestra sta pensando di portare avanti, allora si odia. Il premier dovrebbe rinunciare a trasformare le categorie laiche della politica, che si basano su consenso e opposizione, in categorie pre-politiche che si basano sull’emotività.


    Sono i giorni dell’amore berlusconiano.

    Quando il leader pretende di essere amato, dall’altra parte fatalmente c’è il rischio che qualcuno trasformi il dissenso in odio. Ma c’è un istinto di guerra permanente nella parte dell’ex Forza Italia che si considera rivoluzionaria, in senso tecnico, e sente di avere una missione di cambiamento. L’altra questione è che la destra berlusconiana è spinta dalla necessità, urgentissima, di trovare norme che strappino il Cavaliere al giudizio dei tribunali. Questa vicenda rischia di essere strumentalizzata e usata per ottenere un misero vantaggio: un salvacondotto per il premier.


    Il centrodestra accusa giornali e opposizione di essere la fabbrica dei veleni. E loro sono i primi a urlare con violenza.

    Attenzione: non bisogna farsi trascinare su questo terreno. Non ce n’è bisogno. La campagna d’odio la stanno facendo loro.


    Intanto i danni sono già visibili.

    Non c’è dubbio. Fare la lista di proscrizione in Parlamento è grave, farla contro i giornali è assolutamente inconsueto in democrazia. Chiamare Travaglio terrorista è insensato e gravissimo. Un gesto da incoscienti che può avere delle bruttissime conseguenze: Travaglio è una persona che al mattino esce di casa e va a lavorare. Si può non essere d’accordo con i linguaggi, con i progetti, con le idee. Però far passare tutto questo nella categoria dell’odio può avere effetti non prevedibili .


    È preoccupato?

    Io credo che la gente capisca. Sono preoccupato per la situazione di un paese dove dilagano corruzione e malavita organizzata.


    Crede al golpe al ralenti?

    Io non uso nemmeno mai il termine regime. Noi siamo una democrazia. In questa mia affermazione c’è ottimismo della volontà. Sono convinto che la democrazia abbia la forza di regolare le anomalie. Il problema è la qualità della nostra democrazia.


    Siamo una democrazia scadente?

    Una democrazia che sta degradando. Mi sembra già molto grave dire questo.


    Cos’è cambiato dall’editto bulgaro a oggi?

    La televisione è peggiorata più nell’informazione che nei talk show, sia nei canali Rai che Mediaset. Vedo nei telegiornali di adesso una decostruzione della realtà e una ricostruzione del paesaggio.
    diSilvia Truzzi

    Edited by alabriola - 18/12/2009, 15:38
     
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  15. Oaesniuz
     
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    Chiamasi: agressione falsa. Montatura.
     
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151 replies since 13/12/2009, 19:27   1704 views
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