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Oggi, impenitente e propositivo, decido che è arrivato il giorno della riscossa e che devo cogliere una occasione che capita una sola volta nella vita: ieri ho telefonato a Mediaset e mi hanno preso come figurante. Dunque non devo sfigurare e cercherò di dare la migliore immagine di me stesso, quasi fossi normale.
Mi sveglio quindi alle 4:30 del mattino, per non fare tardi alle registrazioni che si terranno nel pomeriggio. Scendo dal letto, col pigiama intriso di urina a causa delle piccole perdite... e del mio approccio lazy al bucato... Inforco le mie fidate pantofole e mi dirigo verso il bagno. Per non correre rischi di cagate improvvise nel mentre del programma la sera prima avevo miscelato 40 gocce di purgalax con abbondante limoncello dell'Eurospin, totale 1.5 litri di piacere, con annesso salmone in offerta per rinforzo. Arrivo alla tazza integro, mi abbasso i pantaloni del pigiama coi coniglietti rosa ed un enorme, gigantesco, pantagruelico flusso esonda dalle mie chiappe e riempie il cesso, al punto che avviene la tracimazione incontrollata e la sciorda deborda per tutto il cesso, tanto che poi mi tocca pulire alla meglio , sempre col pantalone del pigiama. Mi doccio , anche in funzione bidet, con un bagnoschiuma delicato del Lidl, capace di togliere la ruggine dai cerchioni delle auto euro zero, tanto che il culo mi brucia come se ci avessero acceso sotto un fiammifero...
Lindo e profumato, di aroma limone, mi vado a vestire, indosso la mia tuta gold special edition, con autografo di noto trapper milanese ed omaggi di fiori di vario tipo, fumabili. Metto le "mie" snickers seminuove , inculate ad una grassona in una lavanderia a gettoni, con sprezzo del pericolo. Metto la mia falsissima catenazza d'oro presa dal cinese. Ed esco di casa alle 6:30, dopo aver fatto colazione con latte freddo e nesquik, perché mi hanno tagliato il gas. Vado a prendere il treno, perché gli studi televisivi si trovano in città. Arrivo in stazione a piedi, scansando merde di cane, ubriachi, ladri di biciclette colorati di negro, però non ho i soldi per il biglietto e quindi mi travesto da zingaro rom mettendo una bandana a fiori in testa ed una decina di anelli presi dagli indiani a 50cent al pezzo e cerco di mescolarmi alla varia umanità non pagante e puzzolente che pullula nelle stazioni intorno agli interregionali. Salgo in carrozza e vado ad accomodarmi, certo che il controllore non passerà, timoroso di machete e pistole che in "classe turistica" abbondano. Vengo corteggiato da una borseggiatrice rom, peraltro molto carina, che non ha mai visto uno della stessa sua etnia con pelle così chiara che quasi scatta l'amour e mi borseggia solo per il gusto di toccarmi, perché quello è il suo modo di esprimere interesse tangibile ma poi mi restituisce i 12 euro a monete da 1 che ho in tasca, con uno slancio di sincero affetto che ricambio dividendo con lei le monete. Tuttavia la pulzella deve lavorare e quindi ci salutiamo, non prima di esserci scambiati i numeri, il mio e quello del cellulare che lei ha rubato prima di salire sul treno.... Quando scendo dalla carrozza sono già le 12, perché in Italia, da quando non c'è più LVI i treni non arrivano in orario, e LEI, la sorella di Gollum, non è capace. Il viaggio però è stato confortevole, perché con degli amici rom ci siamo scolati due cartoni di tavernello e la compagnia gitana ha cantato per tutto il tempo tamburellando e danzando che quasi mi sento sinto... Perché la realtà è che fra diseredati del mondo ci si capisce. Uno degli avventori era il padre della ragazza di cui sopra e mi ha proposto un grande matrimonio zingaro, con ostentazione di ori che nemmeno gli Etruschi, per entrare a far parte del clan ed imparare usi e costumi zingareschi. Lusingato rimando a successivi incontri e mi avvio verso gli studi televisivi. Devo prendere un autobus. Salgo, per la prima volta da molto tempo non sono cagato e/o pisciato su un mezzo pubblico e mi meraviglio di me stesso e del mio contegno, forse dovuto al doping massiccio con il purgalax...
Dopo 12 fermate scendo e mi trovo davanti il tempio della comunicazione moderna occidentale, la televisione, con tutti i suoi fronzoli inutili, giornalisti imbonitori, vallette bocchinare, shampiste onlyfanser segrete, operatori di ripresa cuck falliti che pagano per foto di piedi su onlyfans, ospiti improbabili sguaiati e ricchioni, ed ovviamente figuranti raccomandati, sorelle, fratelli, cugini, amici ed amanti che prendono il gettone per la loro mera, inutile, presenza... e tutte le altre sfumature oscene della volgarità dell'etere formato italietta furbesca, timorata a parole di Papa Imbroglio, prona ai diktat degli assistenti di studio e, persino, di quelli che segnalano quando applaudire con un cartello...
Entro, sono le 14, e questa massa informe di approfittatori dell'obolo mediatico mi sopravanza, mi scruta, quasi con odio, quasi temessero che voglia sottrargli il gettone, questi morti di fame che si affannano per andare alla mensa. Così decido di vedere coi miei occhi dove mangia questo "bel mondo" ed entro nella mensa, mi guardo intorno, poi vedo un angolo vuoto e decido di sedermi ma senza mangiare nulla, perché temo per eventuali mal di pancia. Solo che, vengo colto dai morsi della fame, decido quindi di acquistare un tramezzino al prezzo scontatissimo di 5 euro. L'aspetto non è invitante ma non posso permettermi altro, quindi mangio il tramezzino, maionese e prosciutto, sembra vecchio di 3 giorni con retrogusto acido tipo gorgonzola scaduto. Esco dalla mensa e mi metto in fila per entrare nello studio. Una popputa assistente 35enne, sicura bocchinara wallata che avrà preso più schizzi di uno scoglio mi controlla il documento, mi da un pass e mi indica il posto. Mi siedo, dopo mezz'ora arrivano i vip ospiti e ricchioni vari circensi, trapper, percettori del reddito, giornalisti che non si detergono da almeno 6 mesi e poi entra lui, Del Dubbio, che con fare sbrigativo intima di cominciare che si è già rotto i coglioni. Intanto mi sovviene una megacagata ma sono intrappolato fra una grassona del cazzo delle case popolari con i denti marci che pesa 300Kg e l'hanno portata li a loro rischio e pericolo che crollano gli spalti e due negroidi teste lustre che sembrano lucidati con il calzanetto e brillano di un'aura marrone testa di moro...
Non mi posso alzare, le telecamere sono già in funzione e Del Dubbio incalza gli ospiti con le solite domande retoriche del cazzo, ma questo solo dopo aver fatto da scendiletto da un membro del governo che ha parlato 15 minuti di caciotte e maritozzi. Intanto la pressione nelle mie viscere sta per raggiungere i 6 bar e l'orifizio del culo trattiene a fatica , tipo portello di sommergibile a 350 metri di profondità.
Ecco che si alza la grassona di merda, le mettono il microfono vicino ed inquadrano anche me , tutto imperlato di sudore per lo sforzo erculeo che solo io conosco, mentre i negroni ridacchiano fra loro, vedendomi grondante e pezzato, i gran pezzi di merda. Finalmente tolgono il microfono alla grassona che aveva già rotto il cazzo e si lamentava del body shaming applaudita da una femminista misandrica coi capelli fuscia seduta dietro che si spellava le mani gridando "patriarcatoh! abbasso il patriarcatoh! body positivity !". Passano il microfono ai negroni che cominciano a parlare della coca che fino a pochi mesi prima alloggiavano nel culo, a questi riferimenti sale impellente il fremito alla base del colon e trattengo a fatica, sono sfinito. Poi sono preso in mezzo, mettono il microfono anche davanti a me e Del Dubbio mi chiede se ho qualcosa da dire sulla tolleranza e sulla body positivity, se mi piacciono le np obese patologiche, aspettandosi una qualche risposta blupillata ma, a quel punto, esplodo e comincio a gridare "vaffanculo ! vaffanculo! tu, i negri, le femministe, le grassone e sto programma pieno di ricchioni blupillati, anzi sai che ti dico ? Incel rage!" e li mi abbasso la tuta e spruzzo di culo a spray una enorme colata di diarrea prendendo in pieno la grassona, la tizia col microfono, i negri, l'operatore e pure la telecamera. Si scatena il panico nello studio perché il tutto avviene in diretta e... non è la solita merda.
Del Dubbio ha un collasso, oppure sviene per la puzza, gli ospiti ricchioneschi scappano come inseguiti da levrieri e leoni e solo un giornalista rimane in sala a ridere e ridere ed applaudire, dicendo "Amiiiicoooo miiioooo !Siamo al top! La realtà ! La realtà !".
Io intanto scavalco la grassona e cerco di guadagnare l'uscita, con la gente che si apre come il mar rosso al passaggio degli israeliti di Mosè. Corro nei corridoi, scivolo, mi rialzo, investo vallette e le smerdo a contatto, travolgo pure quelli della sicurezza stile carambola e riesco ad uscire all'aperto, in tempo per prendere il bus che sta chiudendo le porte e bye bye merdosi, l'autobus è vuoto e si satura di un puzzo indefinito di crauti sottaceto, maionese guasta e morto... e l'autista viaggia col finestrino abbassato con 6 gradi fuori ed io che esulto e salto e gioisco perché ho smerdato gli smerdatori blupillati saccenti femministoidi dei miei coglioni. Riprendo il treno, tutto puzzoso e torno nella mia città. Vado verso il mio palazzo.
Incontro il portiere, noto segaiolo su postalmarket plurisborrati e mi fa "Sei diventato famoso!" mostrandomi un fotogramma dove sto spruzzando di merda la grassona del body positivity... con un titolo sopra del tipo "Pericoloso incel smerda Del Dubbio in diretta: ricercato" , al che gli dico "Visto, l'ho smerdati, tu torna a scopare le foglie in cortile, che per me è iniziata ! Ora sono dark triad da salotto tv, figa a nastro !" e resta li immobile come un masso, ma me ne sbatto il casso.
Entro in casa, felice, mi butto sul letto, sono troppo stanco per lavarmi la slavina di merda sulla tuta e sulle gambe, tanto la vita è una merda e così mi accascio. E domani si ricomincia.
Edited by Vomitorio - 23/4/2024, 22:03
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